SCICLI – Le polemiche si placano, il reparto di Lungodegenza dell’Ospedale Busacca, allocato nel padiglione H, ex-medicina, è stato trasferito al primo piano del Padiglione N. C’è una nota firmata dal manager Maurizio Aricò. “Si tratta di un evento memorabile- dice Aricò- per la storia del Busacca. Il Padiglione N è stato oggetto di lavori di ristrutturazione iniziati nell’ospedale nel 2007 ma mai completati. Abbiamo preso l’impegno con la città e in particolare con la attuale Amministrazione Comunale-aggiunge Aricò- di accelerare i lavori, incagliati in un vecchio contenzioso legale. Abbiamo sbloccato il contenzioso, terminato i lavori e finalmente oggi restituiamo un pezzo importante del “Busacca” alle attività sanitarie. Questo passaggio è molto importante anche in quanto permette di liberare il reparto già occupato dalla lungodegenza nel padiglione H, che quindi da domani sarà messo a disposizione dell’IRCCS Bonino-Pulejo per l’avvio del programma di Neuroriabilitazione già definito con una specifica convenzione”. Il sindaco Enzo Giannone prende atto del mantenimento del cronoprogramma che il manager Aricò ha annunciato e chiede che “il prossimo passaggio d’implementazione dei servizi sanitari sul territorio sia l’ambulanza medicalizzata”. “Non possiamo che accogliere con notevole favore la notizia, diffusa dalla direzione generale dell’Asp-commenta l’on Orazio Ragusa-, che spiega come il reparto di lungodegenza dell’ospedale di Scicli allocato nel padiglione H, ex-medicina sia stato trasferito al primo piano del Padiglione N. E’ da tempo, ormai, che ci battiamo perché questo evento potesse concretizzarsi. E, naturalmente, la nostra soddisfazione è a metà. Per quale motivo? Attendiamo che l’Irccs Bonino Pulejo possa sistemarsi al più presto con le proprie apparecchiature nei locali in questione-conclude l’on. Ragusa- così da garantire la piena entrata in funzione del servizio di neuroriabilitazione”.
Ospedale Busacca: riapre il padiglione N, il sindaco Giannone ora vuole l’ambulanza medicalizzata
Maurizio Aricò: “Mantenuta la promessa”