SCICLI – Scicli chiama Palermo per una strada che non si apre più. Non si tratta di un’arteria qualunque ma della circonvallazione ovest di Scicli, classificata anche via di fuga in caso di calamità. C’è una lettera aperta inviata dall’onorevole Orazio Ragusa al capo della Protezione civile regionale in cui si chiede “quali sono i problemi burocratici che impediscono l’apertura dell’infrastruttura”. Secondo Ragusa, la strada, che collega Scicli al Villaggio Jungi, “è percorribile da un pezzo”.
“Non riusciamo sinceramente a comprendere le ragioni – sottolinea nel documento l’on. Orazio Ragusa – per cui quest’opera pubblica, a distanza di così tanto tempo resti ancora incompiuta. In realtà, a ben vedere, la strada che conduce da via Noce sino al passaggio a livello dirimpetto all’ospedale Busacca, appare già perfettamente percorribile. Dall’ultimo sopralluogo effettuato, poi, sono trascorsi parecchi mesi ma ancora non è stato possibile risolvere tutti gli intoppi di natura burocratica che impediscono la definitiva apertura di quella che, per la città, diventerebbe una importante valvola di sfogo dal punto di vista della circolazione viaria.
Mi dispiace essere costretto, ancora una volta- conclude Ragusa-, a sollecitare l’espletamento delle procedure necessarie ad attivare tutto quanto necessario per fare in modo che la strada possa finalmente essere aperta al traffico. Anziché organizzarci per il secondo stralcio, il primo deve essere ancora consegnato”.
Circonvallazione ovest, Scicli chiama Palermo
Lettera aperta al capo della Protezione Civile Regionale