SCICLI – La “Croce” della discordia. Da una parte la Soprintendenza, dall’altra il Comune di Scicli litigano a distanza sul possibile blocco di un finanziamento di cinque milioni e mezzo di fondi europei, per ultimare gli interventi e rendere fruibile l’ex convento di Maria santissima della Croce. E’ il sovrintendente ai Beni culturali e Ambientali di Ragusa, Calogero Rizzuto, a puntare l’indice contro il sindaco Enzo Giannone accusato di non avere mai risposto alle sollecitazioni per la riclassificazione di una parte della collina interessata. Il progetto, che ha il finanziamento bloccato, prevede l’adeguamento dell’impiantistica, la sistemazione dei percorsi e delle aree esterne e la realizzazione di un’ascensore che collega il centro storico di Scicli, dalla parte dal quartiere San Bartolomeo, all’ex covento. Secondo Rizzuto nell’iter procedurale si è posto un problema costituito dalla classificazione della collinetta sulla quale sorge il monumento dove sono vietati interventi modificativi del territorio. Sempre, secondo Rizzuto, il Comune si è limitato a chiedere la riclassificazione senza mai aprire un’interlocuzione con l’assessorato Territorio e Ambiente.
Mentre Rizzuto si dice preoccuopato per il rischio di perdere i 5 milioni e mezzo di euro, il sindaco Giannone risponde che “il Comune di Scicli in questa fase non può intervenire impegnando le necessarie spese, in mancanza del Bilancio che deve essere ancora approvato”. Il primo cittadino dice di non comprendere la necessità di intervenire subito. Come dire con l’approvazione dello strumento del bilancio tutto si appianerà.