SCICLI – Rimane acceso il dibattito in città sull’ex convento della Croce. La minoranza consiliare fà da sponda al soprintendente Calogero Rizzuto che accusa il sindaco Enzo Giannone di inerzia per “il mancato avvio della procedura di declassamento da R4 a R2 di una parte della collina sottostante il monumento che porterà a un blocco del finanziamento di oltre 5 milioni di euro, già riconosciuto” .
Il progetto già inserito nell’elenco definitivo dei progetti ammessi a finanziamento dalla Comunità Europea prevede la sistemazione delle vie di accesso al convento, sia carrabili, con il completamento della strada esistente e sia pedonale con il ripristino del vecchio percorso di Via Calvario (quartiere Altobello).
Inoltre, prevede la manutenzione della chiesetta rupestre del Calvario e del parcheggio in prossimità dell’ex convento, oltre alla realizzazione della galleria con ascensore terminale,che consentirà un rapido ed efficace collegamento tra il centro storico di Scicli e l’ex convento. I Consiglieri di opposizione, precisano, che “a prescindere dal progetto in questione, la procedura di declassamento a R2, necessaria a seguito dell’esecuzione dei lavori di consolidamento operati dal Comune di Scicli nell’anno 2009 e’ un atto dovuto dall’amministrazione, così come previsto dal PAI, come del resto, la verifica periodica prevista dal piano di manutenzione allegato al progetto di consolidamento. Ciò che l’amministrazione urgentemente deve far effettuare, al fine di sbloccare l’iter progettuale e scongiurare la perdita del cospicuo finanziamento, e’ la verifica periodica post operam prevista dal piano di manutenzione, allegato al progetto dei lavori di consolidamento già eseguiti”. Da informazioni assunte dagli stessi consiglieri comunali, l’importo stimato per l’esecuzione della verifica periodica da un’ impresa esperta nel settore, ammonta a circa 14 mila euro.
Il sindaco, Enzo Giannone, interviene e spiega che “la riclassificazione del costone della parete rocciosa che affaccia sulla cava di San Bartolomeo, è processo complesso” e che necessita di un incarico esterno, da 15.000 euro. Giannone, spiega che il Comune non può spendere, sino all’approvazione del bilancio 2017. Le somme, comunque, sono già in bilancio e Giannone respinge le accuse di disattenzione o disinteresse. Caustico, il sindaco quando scrive che “la pubblica amministrazione, si nutre di procedure, tempi, regole che non permettono di fare come se si fosse a casa propria”, ricordando anche a chi è oggi opposizione, che “in un passato non troppo lontano, ha avuto ruoli e responsabilità nelle occasioni perdute e nei finanziamenti sprecati”. Una stilettata indiretta, Giannone la riserva anche ai consiglieri del partito del deputato regionale, Orazio Ragusa, scrivendo che chi ha un ruolo “regionale, avrebbe dovuto tutelare la città e impedire depauperamenti e spoliazioni”. “Circa il finanziamento per l’accesso al Convento della Croce – scrive Giannone – il Comune sta facendo la sua parte con responsabilità e secondo legge”.