SCICLI – Gli eventi straordinari del 22 e 23 gennaio hanno messo a dura prova tutto il nostro territorio e non ultimo tutti i nostri arenili che per mesi e mesi sono stati ricoperti di canne.
L’amministrazione comunale ha provveduto alla pulizia delle spiagge per il recupero della fruibilità degli arenili.
L’impegno di spesa è stato di 137.500 euro con una prima ordinanza, la numero 688 e di altri 25.000 euro con una determina, la numero 689, somme decurtate dagli oltre 2 milioni di euro che il Comune paga alla ditta Puccia per il servizio di raccolta, trasporto, pulitura, spazzamento delle strade. Quindi queste somme rientrano nelle tasse che pagano i cittadini per vedere pulita la città e che devono bastare fino al dicembre 2017, una misura che speriamo non ricada in disservizi successivi nella raccolta rifiuti.
Ora ci chiediamo, come mai il primo cittadino, dopo aver pulito gli arenili, non ha tolto ancora, alla data odierna, il divieto di interdizione della zona? Perché non togliere il divieto fino ad oggi vigente?
Se invece il divieto sussiste allora significa che ancora c’è qualche pericolo e perché signor Sindaco non ha utilizzato la vigilanza necessaria affinché quella porzione di spiaggia non venga utilizzata?
Inoltre chiediamo:una volta che è stata profusa tanta energia per la pulizia delle spiagge perché non continuare a tenerle pulite con adeguato servizio visto che numerosi cittadini segnalano carenze in merito?
Siamo certi che troveremo attraverso di lei signor Sindaco, le risposte alle nostre domande.
I consiglieri di opposizione: Marianna Buscema, Mario Marino, Rita Trovato, Claudio Caruso e Enzo Giannone al Sindaco di Scicli.
Spiagge, lettera aperta dei consiglieri di opposizione al sindaco Enzo Giannone
"Come mai il primo cittadino, dopo aver pulito gli arenili, non ha tolto ancora, alla data odierna, il divieto di interdizione?"