SCICLI – Per la consigliera comunale del M5S, Concetta Morana il tempo è scaduto. Per l’esponente grillina (candidata alla poltrona di primo cittadino nelle passate amministrative), nove mesi sono abbastanza per giudicare l’operato di un’amministrazione. Forse si potrebbe dare qualche mese ancora a questa Giunta prima di giudicarla. La positività, al di là di tutto, è che questa amministrazione ha segnato la fine di un lungo periodo di commissariamento e la ripresa dell’ordinarietà con le elezioni di novembre. Per Concetta Morana ci sono elementi sufficienti per puntare l’indice contro questi amministratori. “La ‘volpesca’ amministrazione sciclitana-esordisce Morana- sin dall’inizio del proprio mandato ha mostrato incapacità ed incompetenza ad amministrare la cosa pubblica e, invece di far mostra di umiltà aprendo anche alla collaborazione delle forze d’opposizione, si è trincerata dietro il refrain “non è colpa nostra, è colpa della Regione, è colpa del maltempo, è colpa dei controlli ad ogni livello… è sempre colpa degli altri. Può anche essere ma le ricorrenti ordinanze sindacali pubblicate e subito dopo revocate fanno pensare che all’interno dello Staff del sindaco, composta dagli “uomini” di fiducia del primo cittadino, e nella Giunta, ci siano persone che hanno le idee un po’ confuse”.
La pentastellata lancia precise bordate. “Sono stati varati degli atti, con la complicità delle forze di maggioranza e di qualcuno dell’opposizione, a dir poco indegni: sedute consiliari convocate in fretta e furia giustificate dalla necessità di far presto per dare risposte alla cittadinanza come ad esempio il regolamento sui “beni condivisi” che dopo mesi dall’approvazione giace ancora nei cassetti della Giunta, regolamento raffazzonato e difforme dalla realtà, in alcuni punti, giustificato dall’assessore Pitrolo e dai suoi fans di Start Scicli come “innovativo” (installare un cesto da basket in mezzo ad una piazzetta circondata da traffico veicolare, a Cava d’Aliga, il cui palo è stato messo in sicurezza, perché pericoloso, con un sottile strato di gommapiuma trattenuto da chilometri di carta gommata è innovativo?); regolamento sui “Dehors” in cui l’innovazione è dettata dallo stravolgimento delle basilari norme sanitarie permettendo ai laboratori artigianali i cui titolari non hanno licenza per la somministrazione ai tavoli di cibi e bevande, di piazzare fuori dai locali sedie e tavolini permettendo così azioni illegali e forse, anche per questo motivo, molti ristoratori sciclitani si stanno adoperando per presentare una pioggia di ricorsi. Incapacità, incompetenza? Di chi è la colpa?” Morana è un fiume in piena e parla anche della situazione economica e finanziaria dell’Ente. “Del documento finanziario sulla rendicontazione 2016 attendiamo la discussione in Aula, approvato in un primo momento nonostante le dimissioni del Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti, poi riapprovato senza la firma del Primo cittadino e ricorretto dalla Giunta in assenza dell’assessore al ramo (sig. Vindigni) e nuovamente del sig. Sindaco. La colpa, a loro dire, è degli eccessivi controlli statali e regionali. Forse questi signori hanno scordato che il Comune di Scicli è in pre-dissesto, quindi è più che logico che Regione e Stato controllino più da vicino rispetto ad altri Enti comunali, quelli che versano in grave situazione finanziaria. Non a caso la Corte dei Conti, sezione controllo per la Sicilia, ha “intimato” il taglio delle spese straordinarie mantenendo solo quelle essenziali”. Concetta Morana parla anche delle canne spiaggiate.“La rimozione delle canne spiaggiate è una vicenda dai contorni alquanto grotteschi”. E poi punta l’indice il palazzo sul divieto di fruizione del litorale che va dalla foce del fiume Irminio a via Lentini. “Questa ordinanza è tutt’ora vigente ma il tratto di litorale è quotidianamente invaso, come è giusto che sia durante la stagione balneare, da numerosi bagnanti: cosa farà il Primo cittadino? Manderà la polizia municipale ad elevare multe o, anche per questo, se la prenderà con la Regione? Attendiamo ed intanto centinaia di bagnanti “inconsapevoli ed irregolari” rischieranno di essere multati. Ma a questo, sono sicura, sta già provvedendo lo staff degli “uomini di fiducia” ed i social fans sono già in trepidante attesa per diffondere il verbo.
Siti culturali? Un’altra faccenda dai contorni grotteschi. Un bando su cui il capo settore di competenza ha lavorato per oltre un anno. Visti i risultati direi che la montagna ha partorito il topolino. Un bando “fantasmagorico” che, alla prova dei fatti, si è rivelato inattuabile con la conseguente rinuncia da parte dell’associazione aggiudicataria (maltrattata ed infangata) ed anche dalla seconda ed ultima in graduatoria lasciando scoperto un servizio di vitale importanza per il turismo e, quindi, per l’economia locale. Cosa fa l’amministrazione? Intanto, come sempre, da la colpa agli altri ed affida il servizio in fretta e furia ad una cooperativa sociale. Su questo passaggio ci sono molte ombre ma ci sarà, sicuramente, chi provvederà a “far luce”. L’unico ad essere risparmiato è l’assessore Lino Carpino. “L’assessore Carpino: l’unico che opera con modestia ed umiltà, senza social, facendo quel che può con le limitate risorse umane ed economiche a disposizione. Ammiro il gesto di “manovalanza” spicciola (montare e smontare palchi, pulire a mani nude spiagge e strade) ma penso che non sia competenza di un assessore che non ha permessi e licenze previste dalla normativa vigente ad effettuare quel tipo di lavori. Tante le questioni rimaste ancora in sospeso sempre per colpe di altri. Sicuramente in risposta a questo mio intervento- conclude Morana il sig. Sindaco Giannone non lesinerà qualcuna delle sue famose invettive a cui siamo oramai abituati (imbecilli, fascisti e sfascisti che non vogliono bene alla città, ecc) che così come appaiono sui social, per magia, poco dopo vengono rimosse”.