SCICLI – A Scicli, l’Amministrazione Giannone ha raddoppiato l’Addizionale Comunale Irpef per il 2017, confermando l’aumento dell’aliquota nella misura dello 0,8 per cento, approvato dalla Triade Commissariale per l’anno 2016. Pertanto anche su redditi di pensioni o di lavoro, insufficienti a soddisfare le normali esigenze di vita, viene effettuata la ritenuta alla fonte dello 0,8%, ad esempio su una pensione di 750 euro al mese, viene trattenuto l’importo annuo di 80 euro circa.
Invece questa amministrazione aveva la facoltà di introdurre una soglia di esenzione per i redditi minimi, a norma dell’art. 1, comma 3 bis, del D. Lgs. 360/1998, in modo da evitare di colpire le famiglie disagiate economicamente. Questa amministrazione ha scelto di non introdurre detta soglia di esenzione dimostrando così di essere priva di senso di giustizia, al pari della Triade Commissariale, perché sottrarre 80 euro a una povera famiglia è un’ingiustizia specialmente quando viene stabilita da gente che vive con doppi stipendi o redditi sovrabbondanti.
Ed è per questo motivo che questa amministrazione si deve dimettere perché ha scelto di colpire la povera gente. Di conseguenza invitiamo i dieci consiglieri comunali di maggioranza a togliere l’appoggio a questa amministrazione antipopolare se non si vogliono rendere corresponsabili di questa grave ingiustizia.
La storia dell’Addizionale Irpef
Dopo anni di gestione fallimentare dei Comuni, nel 1998, il 1° Governo Prodi inventa una nuova imposta, l’Addizionale Comunale Irpef con un’aliquota massima, uguale per tutte le fasce di reddito dello 0,5% per finanziare l’allegra gestione dei Comuni (D. Lgs. 28.9.1998, n. 360).
Successivamente con la legge finanziaria 2007, il 2° Governo Prodi, sostenuto dall’intera sinistra parlamentare compresa Rifondazione comunista e Comunisti italiani, aumentò l’aliquota dallo 0,5% allo 0,8% e introdusse la facoltà per i Comuni di stabilire una soglia di esenzione dal tributo in ragione del possesso di specifici requisiti reddituali (art. 1, comma 142, Legge 27.12. 2006, n. 296), cosicché i Comuni furono lasciati liberi di tartassare i contribuenti meno abbienti. Invece avrebbe dovuto stabilire una soglia di esenzione per i redditi fino a 15.000 euro, da applicare obbligatoriamente in tutti i Comuni, al fine di tutelare le famiglie con bassi redditi.
Dobbiamo infine registrare il silenzio della Chiesa Cattolica e Metodista di Scicli di fronte a una politica che colpisce la povera gente. In ultimo bisogna cominciare a tagliare gli artigli fiscali del regime di oppressione tributaria sopprimendo l’Addizionale Comunale Irpef o in alternativa riconoscere una soglia di esenzione per i redditi fino a 15.000 euro.
Comitato “Cambiare Scicli”
Il presidente – Dott. Giuseppe Implatini