SCICLI – Il deputato regionale Nello Dipasquale, ha presentato un’interrogazione al presidente della Regione e all’assessore per l’Energia in merito all’allargamento della Piattaforma per il trattamento dei rifiuti speciali in c.da Cuturi a Scicli, proposto dall’Acif servizi srl.
Il parlamentare chiede quali siano le reali intenzioni del Governo regionale sul progetto dell’Acif e quindi sul futuro di c.da Cuturi e dei sui abitanti.
Chiede, inoltre, di venire a conoscenza delle attività istruttorie avviate dalla Regione Siciliana visti i dubbi (presentati con regolare istanza) avanzati dal Comune di Scicli sulla solidità della documentazione che ha portato al rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA).
Infine, si domanda e domanda se non sia opportuno e necessario istituire un tavolo tecnico per incontrare il sindaco di Scicli insieme ai rappresentanti del territorio e a quei politici di maggioranza che, lo scorso 26 gennaio, si impegnarono davanti ai cittadini di Scicli a chiedere un intervento diretto di Musumeci. Perché questa questione, ricorda l’on. Dipasquale, non solo si protrae da troppo tempo, ma ha creato e crea tanta preoccupazione in quella comunità.
La vicenda è ormai conosciuta: l’Acif servizi srl, il 4 maggio 2015, ha ottenuto parere favorevole da parte della Regione per l’ampliamento dell’attività di gestione della piattaforma di trattamento e recupero di rifiuti pericolosi e non. Una notizia che allarmò immediatamente i cittadini di Scicli e non solo, preoccupati per la loro salute e per il loro territorio, notoriamente vocato ad un certo tipo di turismo, vero e proprio volano socio-economico dell’intera area. Da lì iniziò un durissimo braccio di ferro fatto di studi, carte bollate, ricorsi al Tar e di imponenti manifestazioni pubbliche con più di 5000 partecipanti (la prima nella primavera del 2016, l’ultima il 26 gennaio scorso).
A causa di alcune illegittimità di natura amministrativa la Regione, inizialmente, aveva revocato il decreto, decisione, poi, rivista alla luce di una sentenza del TAR di Catania che dava ragione all’Acif.
Sentenza che sembra aver messo la parola fine a questo braccio di ferro. Anche se, visti i dubbi sollevati dal sindaco di Scicli sul rilascio dell’AIA – ricorda il parlamentare ibleo – la parola passa adesso all’Amministrazione Regionale che non può più tergiversare.