SCCLI – Ieri sera è stata la prima volta di Bruno Mirabella in consiglio comunale. Lungo e articolato è stato il suo discorso d’insediamento. Mirabella ha dimostrato sin dalle prime battute di buttarsi ‘anima e cuore’ nel suo impegno istituzionale. Nulla è stato lasciato al caso, nessuna improvvisazione o scena muta. Lui ha preparato il suo esordio in aula in ogni particolare. Ha subito detto che lui occuperà lo scranno che spetta a ‘Scicli Bene Comune’ non solo perchè è stato il più votato dopo Edordo Moarana, ma perché è stato deciso all’unanimità da SBC, nel corso di una assemblea appositamente convocata. Mirabella dedica la sua ‘elezione’ ad alcune persone che gli sono state vicine in campagna elettorale e poi passa al concreto. Nei confronti dell’attività amministrativa sviluppata negli ultimi mesi Mirabella usa la carota ed il bastone. “Siamo stati impegnati al fianco del Sindaco- dice Mirabella- credendo in questo progetto veramente rivoluzionario. A chi ci ha detto che era prevedibile che uscissimo dalla maggioranza perché siamo fatti così, rispondo che ho passato intere nottate a scrivere una traccia di programma da condividere con SBC e con gli amici della coalizione. Qualcuno ha pensato che fossimo politicamente disorientati, sebbene il Sindaco abbia più volte demarcato la natura politica del suo progetto, “linea rossa e di sinistra”. Il consigliere Mirabella nel suo discorso d’insediamento precisa anche che “SBC è uscito dalla maggioranza per motivi politici e non perché la coalizione non abbia appoggiato alle regionali il consigliere Iurato”. L’esponente di SBC si sofferma sulla relazione semestrale del Sindaco. “Ho letto la sua relazione annuale sullo stato politico del palazzo, e se dovessi dare un voto sarebbe dal quasi sufficiente al mediocre, nulla a che fare con la “rivoluzione gentile”. E’ chiaro che si confonde l’ordinaria amministrazione con l’agire politico. Quarantaquattro pagine di relazione dove per la maggior parte consiste in tante iniziative che fan quadrato sull’assessore Caterina Riccotti, di cui tutti abbiamo apprezzato lavoro e disponibilità. Quindici mesi di quasi immobilismo o di scarsa comunicazione.
Quando abbiamo sposato questo progetto la prima cosa che ho condiviso è stata la parola d’ordine “Rivoluzione Civile”, una parola d’ordine che mi mancava (come tante altre), che doveva essere da collante a tutta la strategia che avevamo impostato nel programma.
Voglio ricordare che il luogo delle decisioni politiche è il consiglio e non la giunta, la giunta ha il ruolo esecutore delle scelte politiche. Se non si capisce questo ruolo, si rischia di fare un attentato alla democrazia. La mia critica, per quanto pesante, vuole essere costruttiva, perché avete trasformato un luogo di confronto e di dialettica politica democratica in una “WhatsAppCrazia” dove la dialettica si sposta in chat. Il Sindaco- conclude Mirabella dia un esempio, la città ha bisogno di lei per i prossimi 3 anni. Si può essere contenti del proprio operato, e allora la invito a continuare, altrimenti abbia l’umiltà di mettersi in discussione, ascoltando le persone che si sono impegnate al suo fianco per fare in modo che questa rivoluzione gentile non sia soltanto uno slogan”. Mirabella, infine, invita il Sindaco ad incontrare i partiti di opposizione e anche quella forza politica che ha espresso maggiore dissenso e che non ha avuto nessun rappresentante elettorale, Progetto civico per Scicli del signor Carmelo Vanasia che ha scritto un buon programma, così come il Movimento Cinque stelle o l’altro schieramento.