SCICLI – La minoranza chiede due Consigli comunali aperti, il presidente Danilo Demaio dice all’opposizione di non esagerare con le sedute ‘aperte’. C’è chi parla di uno spreco di denaro pubblico. Ne nasce uno scambio di opinioni a distanza. Le opposizioni, con cinque firme a supporto, chiedono due Consigli comunali aperti:uno sui problemi delle borgate marinare e l’altro sui disagi quotidiani dei disabili. Danilo Demaio sbotta, non gradisce che ci sia una raccolta di consessi aperti, richiesti dall’opposizione, su argomenti che, evidentemente, non necessiterebbero per lui un coinvolgimento popolare. Non la pensano così gli oppositori suoi che, invece, ritengono di coinvolgere la città su questioni importanti e di ‘itinerare’ il consesso laddove c’è bisogno. E’ stato prodotto un esposto in Prefettura ed all’Assessorato regionale agli Enti Locali, imputando sostanzialmente al presidente Demaio di avere negato ciò che la legge vigente concede. Saranno, dunque, gli organismi terzi – l’ufficio territoriale di governo e l’assessorato regionale agli Enti Locali- a decidere chi ha ragione in quest’altra contesa fra un’opposizione piuttosto agguerrita ed un presidente di ‘Consiglio’ che con questa opposizione c’è andato poche volte d’accordo. Sinora lo scambio di opinioni a distanza dall’una e dall’altra parte è stato più sui social che altrove. Intanto il Consiglio comunale giovedì alle 18 torna in aula.
Il ‘Consiglio’ della discordia
Scambio di opinioni tra maggioranza e minoranza sulle sedute aperte