SCICLI – Recandomi ogni venerdì dell’anno, come tradizione locale vuole, presso il Santuario della Chiesa di S. Maria La Nova, ammirando la facciata principale, perché non puoi non farne a meno, in quanto la salita che ti porta verso la porta d’ingresso della Chiesa, mano a mano che cammini, sei costretto ad osservare tutta la facciata, dal basso verso l’alto, ho osservato una strana cosa, ho notato, con una certa curiosità che sulla sommità del campanile mancava la bellissima Croce fatta in ferro battuto di antica fattura, che solennemente si ergeva sopra la Chiesa dominando l’intera Città. Questa Croce era di un’altezza notevole ed era stata così costruita in modo da poterla ammirare anche se andavi, per esempio, verso la collina sopra il cimitero in contrada Palazzola, da dove si può ammirare un bel panorama centrale di Scicli; vedevi, sia pur da lontano in linea d’aria, piccola, la Croce della Chiesa di S. Maria La Nova, così come si notava e ancora si nota la Croce della Chiesa di S. Bartolomeo, proprio per indicare che in quel posto della Città si erge una Chiesa Cattolica, Apostolica e Romana. Incuriosito entro nel Santuario e domando circa l’assenza della Croce, cioè il motivo per cui non c’è più; uno degli addetti ai lavori del Santuario, mi risponde che a causa delle intemperie dei giorni scorsi la Croce si è staccata ed è rovinata in parte verso la parte interna della Chiesa, cioè dietro il campanile ed è ancora pendente, per fortuna, perché se fosse stato il contrario, staccandosi del tutto, cadendo, poteva arrecare danni a persone e a cose, oltre al fatto che si sarebbe distrutta. L’addetto ai lavori mi rassicurava dicendomi che prima di Pasqua il Rettore-Parroco della Chiesa avrebbe provveduto al restauro, al rimontaggio della stessa, nonché alla messa in sicurezza. A distanza di circa quattro mesi dalla Festa di Pasqua e dal distaccamento della Croce, constato che la stessa non è ancora stata rimontata. Mi chiedo a distanza di tempo: la Croce che è stata tolta dov’è? Chi la sta restaurando? La Soprintendenza alle Belle Arti di Ragusa, incaricata di vigilare su ciò, sa qualcosa? Perché a distanza di tanto tempo ancora non si sa nulla e nemmeno sanno qualcosa coloro i quali all’interno del Santuario vi lavorano?
Artù