SCICLI – Si è celebrata oggi in tutta Italia la Festa dei Nonni. E’ sul valore della memoria implicito alle figure dei nonni che il comitato provinciale Unicef ha voluto incentrare, sabato 29 e domenica 30 settembre, una serie di iniziative svoltesi in tre diverse postazioni organizzate in altrettanti comuni iblei. A Scicli la postazione è stata realizzata a Palazzo Spadaro nel cuore della cittadina barocca. L’evento è stato organizzato in compartecipazione col Comune di Scicli, che ospiterà la nuova sede del Comitato, dopo l’insediamento del neo presidente Elisa Mandarà. Per l’occasione la manifestazione si è specchiata con la kermesse siciliana Le Vie dei Tesori, in un’offerta dunque culturale e umanitaria ai numerosi visitatori, italiani e stranieri che nel weekend hanno frequentato la via Francesco Mormina Penna, patrimonio Unesco dell’Umanità. Stamani protagoniste le scuole con una serie di attività che hanno coinvolto gli alunni degli istituti comprensivi ‘Don Milani’ e “Dantoni” di Scicli cimentatisi con giochi, laboratori, i racconti, musiche e balli riguardanti le tradizioni popolari del nostro paese. “Speravo in una partecipazione della nostra provincia alla campagna umanitaria ‘Ogni bambino è vita’ – dichiara Elisa Mandarà, che inaugura con questa campagna l’incarico di presidente del Comitato Provinciale di Ragusa per l’Unicef – ma sono felicemente sorpresa da una risposta così positiva a una proposta che richiama la gratuità del volontariato. Festeggiare oggi i nonni –prosegue Mandarà- significa preservare dall’oblio le nostre radici, salvare la verità di tradizioni che devono sostanziare la memoria collettiva. Idealmente vuol dire salvare la vita, la sua continuità. È bellissimo che questo aspetto della Festa dei Nonni e Bambini sia passato alle istituzioni e alle scuole. Scicli, Ibla, Santa Croce Camerina: queste le prime tre postazioni in provincia, ove l’agorà è stata in questi due giorni il luogo d’incontro tra generazioni diverse, lo spazio magico della memoria della comunità. L’Unicef Ragusa –conclude Mandarà- accorre in piazza per fare festa ai nonni e dare un piccolo contributo al primo dei diritti, assoluto, alla vita, che deve essere garantito a ogni bambino, di ogni primo o ultimo mondo”.
