SCICLI – Può un comune costiero e turistico come Scicli raggiungere percentuali superiori al 65% di differenziata? Sì può approvare la delibera comunale “plastic free” per liberare il territorio comunale da alcuni prodotti usa e getta in plastica? Si può combattere il proliferare di microdiscariche dovute anche all’inciviltà dei cittadini e alle mancate sanzioni? È possibile concretizzare risultati così importanti in una regione in emergenza rifiuti come la Sicilia? Intorno a queste domande ruoterà il dibattito organizzato a Scicli venerdi 25 gennaio dal circolo “Kiafura” di Legambiente che si terrà alle ore 17:45 presso l’auditorium del Liceo Scientico “Q. Cataudella”. Al dibattito moderato da Alessia Gambuzza, presidente del circolo sciclitano dell’associazione del cigno verde, parteciperanno il Presidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani, esperto, tre le altre cose, di tematiche sul ciclo dei rifiuti; Stefano Pisani, Sindaco di Pollica (Sa), capitale della Dieta mediterranea e comune del Cilento molto simile a Scicli per caratteristiche socio economiche, orografiche e demografiche, pluripremiato da Legambiente ed esempio riconosciuto in tutta Italia di comune “riciclone” già negli anni dell’emergenza rifiuti in Campania; Mimmo Fontana, ex Assessore all’ecologia del Comune di Agrigento, capoluogo turistico tra i primi in Italia per l’alta percentuale di raccolta differenziata (70% negli ultimi mesi del 2018); Enzo Giannone, Sindaco di Scicli; Lino Carpino Assessore di Scicli all’ecologia; Fabio Ferreri, dirigente della Società di Regolamentazione di gestione dei Rifiuti (SRR ATO 7) di Ragusa e specialista in tecnologie chimiche di processo.
“Legambiente propone alla città di Scicli un importante incontro sul tema dei rifiuti -dichiara Alessia Gambuzza, presidente del circolo sciclitano di Legambiente “Kiafura”- perché anche qui è possibile concretizzare la rivoluzione dell’economia circolare che non produce più immondizia da smaltire in discariche o inceneritori. Saranno con noi ospiti di calibro nazionale che ci aiuteranno a comprendere gli anelli deboli della filiera dei rifiuti e a superare in tempi brevi i problemi che a Scicli i cittadini e i turisti vivono da anni. È una nuova occasione che la nostra associazione -conclude Gambuzza- mette a disposizione della comunità locale per affiancare alla inevitabile denuncia delle cose che non vanno anche la proposta di collaborazione e di idee per superarle, insieme ai cittadini e all’amministrazione comunale“.