SCICLI – “Grotte di Chiafura, colle di San Matteo, ex Convento del Carmine, Villa Penna, importanti siti culturali inaccessibili o parzialmente chiusi”. E’ quanto denunciano le forze di opposizioni in Consiglio comunale.
La consigliera comunale Marianna Buscema sottolinea la necessità di valorizzare questi luoghi di Scicli “che completano -dice- l’offerta turistica di Scicli. Bisogna puntare anche su questi beni culturali che la città possiede. Penso al ‘Parco di Chiafura’ per il quale tutto è fermo. Nessun tipo di intervento per aprirlo al pubblico si vede all’orizzonte.
Questi luoghi bisogna completarli e aprirli alla città e ai tanti turisti e visitatori”. Anche il consigliere comunale del Pd Claudio Caruso punta il dito sull’amministrazione soffermnandosi sulle grotte di Chiafura. Caruso ha presentato un’interrogazione in cui chiede interventi di recupero del sito rupestre.
“Abbiamo rilevato– riporta l’interrogazione- lo stato di desolazione e di abbandono nel quale versa il ‘Parco di Chiafura’. Sono state scattate delle foto che mostrano la carcassa di un motorino sulla terrazza che si affaccia sulla cava di san Bartolomeo, insieme a vasi rotti ma anche una scritta sul muro di contenimento ed un materasso abbandonato a ridosso dello stesso”. Il consigliere del Pd Caruso aggiunge che
“piante e sterpaglie hanno invaso gran parte delle grotte nonchè la via d’ingresso al sito, che risulta sbarrata. Questa amministrazione Comunale -conclude Caruso- ha in animo di aprire il sito ai turisti? Sulla fruibilità di Chiafura, il Club Unesco di Scicli conferma di aver presentato, già da due anni, un progetto al Comune di Scicli che, previa una buona scerbatura dell’area, permetterebbe di rendere fruibile l’area in poche settimane, perimetrando con un corrimano la terrazza presente sul primo livello per consentire la visita di un paio di grotte, in modo da qualificare l’intera zona”.
L’assessore alla Cultura Caterina Riccotti spiega che “il Comune sta lavorando alacremente per la valorizzazione dei siti culturali di Scicli con uno specifico programma d’intervento teso alla valorizzazione di essi”.