Parco archeologico Scicli: “Persi dal Comune due finanziamenti per la rivalutazione dell’area”

Il deputato regionale Stefania Campo e la consigliera Concetta Morana aggiungono: “Sulla suddetta area persistono perplessità per le opere di messa in sicurezza”

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SCICLI – Anche il Movimento Cinque Stelle s’inserisce nell’argomento più discusso della settimana in città, vale a dire l’annuncio che Scicli ospiterà il ventunesimo parco archeologico della Sicilia. Lo fa con il suo deputato regionale Stefania Campo e la consigliera comunale Concetta Morana. Apprendiamo dalla stampa –esordiscono le pentastellate Campo e Morana- che l’assessore Tusa pochi giorni fa ha dato notizia della nascita di una sorta di 21esimo Parco Archeologico a Scicli”. L’on. Stefania Campo e la consigliera Concetta Morana accolgono con piacere la notizia ma precisano che “al momento, riteniamo corretto far constatare come non ci sia ancora nessun documento ufficiale inerente questa nuova istituzione”.

Nella foto il deputato regionale Stefania Campo

Le pentastellate Campo e Morana dichiarano invece di avere contezza riguardo di come “il Comune di Scicli, nel giro di poco tempo –si legge nella nota-, abbia perso ben due finanziamenti per le Grotte di Chiafura, ricadenti nella perimetrazione di questo stesso parco, ed in un’altra area, dove, tra l’altro, persistono numerose perplessità anche per le opere di messa in sicurezza di un costone roccioso”. Il deputato regionale Campo aggiunge: “nel 2018 il Comune di Scicli ha partecipato al bando per le Azioni 6.7.1. e 6.7.2 del PO FESR 2014/2020 Tutela e Promozione Patrimonio Culturale; ebbene, entrambi i progetti sciclitani sono risultati ‘non ricevibili’, perché presentati ‘fuori i termini’, ovvero i progetti non sono stati ammessi per la negligenza dell’attuale amministrazione”. L’on. Campo e la consigliera Morana annunciano di aver già depositato tre richieste di accesso agli atti. “La prima –riporta il documento-, per chiedere la documentazione relativa a questo 21esimo parco annunciato da Tusa; la seconda, per acquisire dettagli sui finanziamenti stanziati, in questi ultimi 10 anni, per la messa in sicurezza del territorio, utilizzati e non, o ancora in corso; la terza, per avere copia di tutti i documenti coi quali il Comune ha chiesto alla Regione la riclassificazione del costone roccioso. Siamo, difatti, preoccupati per gli ingiustificabili ritardi riguardanti le opere di messa in sicurezza del costone stesso”.

Nella foto la consigliera comunale Concetta Morana

La consigliera Concetta Morana si concentra sul fatto che “l’amministrazione comunale –spiega Morana- ha la possibilità di riesumare dai cassetti degli uffici tecnici una miriade di progetti esecutivi presentati negli scorsi anni e già ammessi a finanziamento. L’unico adempimento necessario consisterebbe nell’aggiornamento dei prezzi. I bandi ci sono –aggiunge Morana-, e sono accessibili a tutti, anche se questa amministrazione, vista l’esclusione avvenuta nelle scorse occasioni, ha già dato evidente prova di inefficienza”. La rappresentante del M5S sugli scranni consiliari dice la sua in merito alla ‘riclassificazione dei costoni rocciosi’ da lei ritenuta “una condizione essenziale per la realizzazione dei progetti”. Secondo Morana tale compito spetterebbe “agli uffici tecnici comunali, compito a cui in cui la Regione Sicilia potrebbe sostituirsi al Comune solo su input dell’ente locale stesso”. La consigliera Morana ritorna sul nascete Parco Archeologico il quale “prevede la propria localizzazione sul colle di San Matteo, Chiafura e zone limitrofe, area che in consiglio comunale era stata già proposta per venire inserita nel nascente Parco Nazionale degli Iblei, e, che, paradossalmente, fu bocciata dall’attuale Amministrazione. Quindi –chiude Morana- dovremo attendere l’istituzione di un nuovo Parco piuttosto che approfittarne di uno già in essere”.

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