SCICLI – E’ stata presentata ieri, dal gruppo consiliare StartScicli, la proposta di deliberazione del Regolamento per l’Istituzione del Consiglio Comunale dei Ragazzi. “Un paese a ‘misura di bambino’ è un paese a misura di tutti. Da questa consapevolezza –dichiara Consuelo Pacetto- abbiamo voluto presentare delle proposte di modifica e di integrazione al vigente ed ormai datato Regolamento del Baby Consiglio Comunale approvato nel lontano 1999, considerando le nuove possibilità di studio e di ricerca del nostro territorio ed inserendo una figura chiave rappresentata dal facilitatore che avrà il compito di ascoltare i ragazzi e lanciare loro stimoli affinché imparino a considerare la realtà sotto diversi punti di vista, senza fermarsi alla prima suggestione che gli coglie. Il progetto del Consiglio Comunale dei Ragazzi coinvolge tutti i ragazzi dai 9 ai 14 anni e l’esperienza sarà volta sotto l’attenta regia delle istituzioni scolastiche, che configurandosi come luogo di riflessione, è l’istituzione più idonea a dare le giuste garanzie affinché il Consiglio Comunale dei Ragazzi possa connotarsi al di fuori di ogni connotazione partitica.
Il Consiglio Comunale dei Ragazzi –continua Consuelo Pacetto– si prefigge di accrescere, nei ragazzi, la conoscenza del funzionamento del Comune, dei servizi e della realtà del territorio, e altresì di stimolare il senso di appartenenza alla nostra comunità. Inoltre, consente la partecipazione dei giovani alla vita della collettività in cui vivono, di poter realizzare progetti e assumere nello stesso tempo autonomia di scelta, di azione e di responsabilità. La partecipazione attiva dei ragazzi diventa così strumento per migliorare e qualificare gli spazi che quotidianamente sono vissuti come la scuola, le piazze, gli spazi verdi, per proporre progetti, iniziative per il tempo libero e creare momenti di aggregazione in tutto il territorio comunale. Con l’istituzione del Consiglio comunale dei Ragazzi, il nostro Comune ha la possibilità di assumere la centralità dell’infanzia quale risorsa della comunità locale e rappresenta una concreta iniziativa, segno dell’interesse da parte dell’amministrazione ai diritti dell’infanzia e quale rafforzamento con il mondo dei ragazzi e delle loro famiglie”.