SCICLI – Scicli si prepara ad ospitare una importante ‘tre giorni’ dedicate alle grotte di Chiafura. Esponenti del panorama internazionale del mondo dell’architettura e del design per il quartiere rupestre di Chiafura. Si tratta di un workshop internazionale che si terrà nel weekend del 3, 4 e 5 maggio nella sala Falcone Borsellino di palazzo Spadaro. Una occasione per dare un respiro internazionale al dibattito sulla rifunzionalizzazione e sulla fruizione delle grotte di Chiafura. Da tempo si parla di recupero del sito per farlo diventare ancora di più attrattiva per i tanti turisti e visitatori che arrivano a Scicli in primis per il barocco e per i luoghi di Montalbano. L’amministrazione comunale di Scicli ha programmato questi lavori per portare Chiafura al centro dell’attenzione in vista della messa in sicurezza dei percorsi pedonali e dei sentieri e del consolidamento delle grotte, che daranno la possibilità di vivere e visitare l’antico quartiere trogloditico.
“Il 3, 4 e 5 maggio– spiega il vide sindaco Caterina Riccotti- architetti, ingegneri, studenti universitari potranno confrontarsi con tre tutor di chiara fama per discutere della riapertura del sito archeologico e delle sue possibili funzioni”.
A Scicli saranno presenti, tra gli altri, Oriol Capdevila, architetto di Barcellona; Joao Gomes da Silva, architetto paesaggista di Lisbona;
Margareta Berg, imprenditrice, guest relation manager nel campo della ricettività di lusso con promozione del territorio della Basilicata e fondatrice del Location Studio Berg;
Vittorio Mastrorilli, ingegnere di Palermo. Sulle grotte di Chiafura recentemente si è aperto un dibattito in città per il pieno recupero del non accessibile o parzialmente chiuso. La consigliera comunale Marianna Buscema sottolinea la necessità di valorizzare questi luoghi di Scicli “che completano -dice- l’offerta turistica di Scicli. Bisogna puntare anche su questi beni culturali che la città possiede. Penso al ‘Parco di Chiafura’ per il quale tutto è fermo. Nessun tipo di intervento per aprirlo al pubblico si vede all’orizzonte”.