SCICLI – L’Assemblea dei Soci di ConfeserFidi, società finanziaria vigilata da Banca d’Italia, riunita lo scorso 29 aprile sotto la presidenza del dott. Roberto Giannone, ha deliberato l’approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2018 che ne conferma l’elevata capacità di sostegno alle imprese per ricercare le soluzioni finanziarie più adeguate a ciascuna situazione, dall’ottenimento del credito bancario alla concessione di fideiussioni, dall’attestazione delle capacità finanziarie alla soluzione di crisi d’impresa temporanea e a tanti altri servizi finanziari e di consulenza. La società, diretta dall’amministratore delegato dott. Bartolo Mililli, nel 2018 ha ulteriormente incrementato la propria base sociale (+2,9% rispetto all’anno precedente), consolidando la propria attività in tutte le regioni del centro sud Italia e, sviluppando l’operatività anche nelle regioni del centro nord Italia. L’ammontare delle garanzie concesse alle imprese è anch’esso aumentato nell’anno in corso e a fine anno lo stock complessivo di garanzie rilasciate si attesta per circa la metà in Sicilia ed il resto nelle altre Regioni del Paese, coerentemente con la strategia di sviluppo e di diversificazione territoriale dettata dal piano industriale. Un notevole incremento è stato fatto registrare anche dalle fideiussioni di natura commerciale erogate direttamente da ConfeserFidi che hanno permesso a numerose imprese di realizzare importanti progetti di sviluppo o di accedere alle anticipazioni di contributi a fondo perduto. Di pari passo all’aumento dell’operatività la società, che nel 2018, si è liberata quasi del tutto dei crediti deteriorati, ha ulteriormente rafforzato l’uso degli strumenti di mitigazione del rischio di credito registrando un evidente incremento del Patrimonio Netto a 18.394.791 Euro e del Total Capital Ratio che si attesta al 24,31%, con una eccedenza patrimoniale di ben 13.853.604 milioni di Euro che sarà utilizzata, come Giannone e Mililli hanno evidenziato, continuando a crescere in tutto il territorio nazionale, in una cornice di sana e prudente gestione. ConfeserFidi, nonostante la possibilità di deroga prevista dalla normativa, ha voluto ugualmente applicare il nuovo principio contabile internazionale IFRS 9 il quale, comportando maggiori accantonamenti, ha di fatto determinato un utile di circa 43 mila euro (sarebbe stato di circa 400 mila euro, 50 mila euro in più rispetto all’anno scorso).
Scicli, ConfeserFidi: continua l’impegno per le PMI italiane
Approvato il bilancio 2018