Anche a Scicli un “Mare senza frontiere”

Progetto volto a favorire l’accesso dei diversabili alle spiagge

-Pubblicità-    

SCICLI – Anche Scicli figura tra i comuni iblei aderenti al protocollo d’intesa per il progetto “Mare Senza Frontiere”, firmato dai sindaci alla presenza del manager dell’Asp di Ragusa, Angelo Aliquò. L’attuazione del progetto si basa su un rapporto sinergico che vede da una parte i sindaci, impegnati, per la parte relativa ai Comuni, a realizzare, dove non esistenti, passerelle, job sedia mare per i disabili, docce con seduta e presenza di bagnini, e dall’altra l’Asp che erogherà, invece, l’attività terapeutica riabilitativa in spiaggia finalizzata alla stimolazione del benessere fisico.

Nella foto il sindaco di Scicli Enzo Giannone

Il progetto “Mare senza Frontiere” –spiega il sindaco Enzo Giannone- sperimenta un rapporto di sinergia e condivisione tra le Istituzioni e il Volontariato che porta avanti una strategia di interventi di cure, assistenza e sostengo territoriali che privilegia la personalizzazione delle azioni e il diretto coinvolgimento delle persone non autosufficienti e delle loro famiglie. Si tratta –aggiunge Giannone- di una nuova e interessante proposta rivolta alle famiglie, alle associazioni del settore e al volontariato sociale aventi soggetti a carico con disabilità neuromotorie che, in particolare, mira ad utilizzare uno spazio di fronte al mare quale luogo di incontro-confronto e scambio tra famiglie”.

Nella foto il vice sindaco Caterina Riccotti

E’ un progetto –commenta il vice sindaco Caterina Riccotti- che nasce dall’esigenza di eliminare gli ostacoli che impediscono ai soggetti con diversa abilità motoria di accedere alla spiaggia e al mare favorendo, al contempo, lo sviluppo di servizi di animazione ludico-ricreative per le persone con disabilità neuromotorie. Gli obiettivi –conclude Riccotti- sono quelli di realizzare aree balneari libere attrezzate localizzate a Donnalucata, accessibili alle persone con disabilità neuromotorie e fornite di adeguata assistenza di operatori socio sanitari ed animatori socio-culturali”.

-Pubblicità-