Weekend all’insegna della cultura tra Scicli e Sampieri

Domani Tea Ranno al PataPata, domenica Enzo e Sarah Zappulla al Millennium

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SCICLI – Si avviano verso la conclusione “Autori & Libri, Conversando a Sampieri” e “Libri sotto un cielo di stelle”, le rassegne culturali estive del PataPata e del Millennium che hanno animato, con incontri con i protagonisti della scena letteraria italiana, il centro storico di Scicli (proprio nel salotto buono) e il lungomare della bella Sampieri. Appuntamento domani(sabato 24 agosto) a Sampieri alle ore 19 con Tea Ranno che presenterà “L’Amurusanza” (Mondadori). Dialogherà con lei la giornalista Chiara ScuccesDomenica 25 agosto a Scicli, in via Penna (proprio sotto il palco della musica), con inizio alle ore 20.30, Sarah Zappulla Muscarà ed Enzo Zappulla saranno protagonisti della presentazione del loro lavoro “Ercole Patti. Tutte le opere” (La Nave di Teseo). Conduce Franca Antoci. Durante la serata verranno letti e recitati brani scelti della monumentale raccolta.

“L’Amurusanza”

Siamo in un piccolo borgo siciliano che, dall’alto di una collina, domina il mare: una comunità di cinquemila anime che si conoscono tutte per nome. Su un lato della piazza sorge la tabaccheria, un luogo magico dove si possono trovare, oltre alle sigarette, anche dolciumi e spezie, governato con amore da Costanzo e da sua moglie Agata. Sull’altro lato si affaccia il municipio, amministrato con altrettanto amore (ma per il denaro) dal sindaco “Occhi Janchi” e dalla sua cricca di “anime nere”, invischiata in diversi affari sporchi. Attorno a questi due poli brulica la vita del paese, un angolo di paradiso deturpato negli anni Cinquanta dalla costruzione di una grossa raffineria di petrolio. Quando Costanzo muore all’improvviso, Agata, che è una delle donne più belle e desiderate del paese, viene presa di mira dalla cosca di Occhi Janchi, che, oltre a “fottere” lei, vuole fotterle la Saracina, il rigoglioso terreno coltivato ad aranci e limoni che è stato il vanto del marito. Ma la Tabbacchera non ha intenzione di stare a guardare. Attorno a lei si raccoglie, prima timida poi sempre più sfrontata, una serie di alleati: il professor Scianna, che in segreto scrive poesie e cova un sentimento proibito per la figlia di un amico, l’erborista Lisabetta, capace di preparare pietanze miracolose per la pancia e per l’anima, Lucietta detta “la piangimorti”, una zitella solitaria che nasconde risorse insospettate, e poi Roberto, Violante, don Bruno… una compagnia variopinta e ribelle di “anime rosse” che decide di sfidare il potere costituito a colpi di poesia, di gesti gentili e di buon cibo: in una parola, di amurusanze. Tra una tavolata imbandita con polpettine e frittelle afrodisiache e una dichiarazione d’amore capace di cambiare una fede, le sorti dei personaggi s’intrecciano sempre più, in un crescendo narrativo che corre impetuoso verso la deflagrazione.

Tea Ranno ha scritto il suo romanzo più solare, magico e sensuale: ha dato vita a una Dona Flor siciliana e l’ha calata in un’atmosfera fiabesca alla Chocolat; allo stesso tempo, con l’aiuto di un pizzico di realismo magico, ha raccontato una parabola attualissima di coraggio ed emancipazione, di una donna e di una comunità.

“Ercole Patti – Tutte le opere”

Narratore, commediografo, critico cinematografico, sceneggiatore (con Brancati, Zavattini, Fellini, Soldati, Flaiano), giornalista (inviato speciale e collaboratore di autorevoli testate, “Il Popolo di Roma”, “Corriere della Sera”, “La Stampa”, “Tempo”, Il Messaggero”, “L’Europeo”), Ercole Patti (Catania, 1903 — Roma, 1976) è uno scrittore poliedrico, non sfiorato dalle mode. Il suo primo successo letterario risale alla raccolta di elzeviri Quartieri alti. Seguiranno racconti e romanzi che ne hanno fatto uno degli scrittori più apprezzati e amati del suo tempo: Giovannino, Un amore a Roma, La cugina, Un bellissimo novembre, Graziella, Diario siciliano, Roma amara e dolce, Gli ospiti di quel castello.
Luoghi dell’anima e metafora dell’universo, la Sicilia e Roma, i due poli geografici dell’itinerario esistenziale e letterario di Ercole Patti, costituiscono le principali e felici fonti della sua ispirazione e ci restituiscono il variegato affresco di una stagione irripetibile, dagli anni venti a quelli del dopoguerra, del boom economico, della dolce vita, di cui è stato un protagonista di primo piano. Spaccato di un’intera epoca, messa a fuoco grazie ad un ricco, variegato materiale documentare inedito o raro ed un elegante corredo iconografico. È in particolare il paesaggio siciliano che s’accampa nell’immaginario dello scrittore come il luogo della giovinezza e degli affetti, in un’aura ora reale ora lirica Nell’accecante luce del mare e della lussureggiante campagna siciliana, lo scrittore celebra, con dettagliato e fresco descrittivismo, i riti autunnali della vendemmia, della caccia, della raccolta di castagne, e insieme l’accesa sensualità, il trasgressivo, smodato erotismo dei suoi personaggi. Notevole l’interesse del copioso corpus delle cronache cinematografiche, fino ad ora sconosciute, mai raccolte in volume, che mettono a fuoco la stagione aurea del cinema internazionale. Un lungo arco di tempo, dagli anni quaranta ai settanta, dal neorealismo al cinema d’autore, d’impegno civile, di polemica sociale, d’inchiesta, documentario, dalla commedia all’italiana alla serie dei Western-spaghetti, degli 007, dei vampiri, degli Ercoli, dei Macisti, in cui si stagliano i nomi dei maggiori registi, attori, autori del tempo e con loro dei tanti a torto oggi obliati. Col suo consueto tono divertito, ironico, graffiante, Patti traccia inediti ritratti, gustosamente spietati, con una lente d’ingrandimento implacabile, anche di personaggi mitici quali, fra i tanti, Liz Taylor e Richard Burton. Inviato speciale dei Festival del cinema di Taormina, Venezia, Cannes, dalla sua opera sono stati tratti film di successo, di cui ricordiamo almeno Un bellissimo novembre, regia di Mauro Bolognini con Gina Lollobrigida e Gabriele Ferzetti.”Un piccolo capolavoro dove come in certe pitture di Matisse e De Pisis tutto un mondo vive appena sfiorato dai pennelli” definisce Mario Soldati la sua opera. E Eugenio Montale ne sottolinea quella “facilità difficile” che costituisce il segreto della sua arte di farsi leggere.
La pubblicazione ora dell’Opera Completa di Ercole Patti lo consacra un classico del Novecento.

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