SCICLI – E’ stato il 17enne etiope Worku Tadesse, a vincere la 30esima edizione del Memorial “Peppe Greco”, gara podistica internazionale che si è corsa sabato sera a Scicli sulla distanza dei 10 chilometri. Anche nella cittadina barocca iblea Tadesse, che aveva vinto a luglio il Giro di Castelbuono, ha confermato le sue straordinarie qualità. La sua prestazione è stata formidabile. La sua falcata ha incantato tutti. Non è stato il record storico di Haile Gebrselassie, 28’22” stabilito nel 1997, ma ha entusiasmato con la sua falcata il pubblico presente, con il tempo di 28′.58”. A lui il premio ‘Mafra’ per il giro più veloce (2′.48”). Il giovane etiope ha subito dimostrato la sua forza dominando la gara ed è stato sempre in testa nonostante i tentativi dei keniani Amos Kipruto e Simba Nyakundi di metterlo alle loro spalle. Qualche difficoltà per il battistrada c’è stata sulle basole di Via Francesco Mormina Penna, un tratto in leggera salita dove la falcata dell’etiope non è stata perfetta. Alle sue spalle i keniani Amos Kipruto (29′.45”) e Simba Nyakundi (29′.54”). Primo degli italiani Italo Quazzola (31′.20”), finito al sesto posto. Secondo degli italiani e primo dei siciliani lo sciclitano Tony Liuzzo (11° posto) che ha ricoperto i dieci giri dell’anello barocco in 33′.47”. Per lui il premio “Santo Vanasia”. Un altro italiano in evidenza Enrico Pafumi finito dodicesimo il suo tempo è stato di 36′.40”. Buona la prestazione dei siciliani Giuseppe Russo, Gianluca Ciarcià, Carmelo Cannizzaro e Filippo Firullo quest’ultimi della Libertas Running Modica. E’ stata una bella serata di sport per la cittadina barocca di Scicli, conclusasi con la premiazione finale. “Una bella edizione – ha detto il patron della podistica Gianni Voi– che ha visto protagonista questo ragazzo etiope Worku Tadesse ha concluso i 10 giri sotto i 29 minuti un bel tempo, poco sotto di quello storico del 1997 di Haile Gebrselassie. Questo ragazzo farà molto parlare di se. Voglio spendere due parole per lo sciclitano Tony Liuzzo. A 40 anni ha dimostrato di avere ancora la forza di gareggiare ad alti livelli. Un bel regalo per la sua città che lo ha incitato per l’intero percorso”.
Worku Tadesse, il futuro passa da Scicli. La sua falcata incanta tutti
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