Scicli, “Enzo Giannone Sindaco” chiede le dimissioni del suo consigliere Scimonello

In una nota (firmata per il coordinamento da Paolino Gambuzza) si chiedono le dimissioni da capogruppo consiliare. Scimonello: "Io non servo più alla maggioranza perché loro hanno i numeri...".

Nella foto da sx: Paolino Gambuzza (per il coordinamento "Lista Enzo Giannone Sindaco") e il consigliere comunale Guglielmo Scimonello
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SCICLI – Era nell’aria da un pò di tempo che tutto dovesse finire tra il consigliere comunale Guglielmo Scimonello e il movimento politico “Enzo Giannone Sindaco”. Nel tardo pomeriggio di oggi è stato diffuso un comunicato, a firma di Paolino Gambuzza (per il coordinamento), in cui si chiedono le dimissioni dalla carica di capogruppo consiliare “Enzo Giannone Sindaco” del consigliere Scimonello. Lo stesso viene invitato a non fare più uso del nome e del logo del movimento. “Il coordinamento del movimento politico ‘Enzo Giannone Sindaco’ -riporta il documento- appreso che stamani in seno al Consiglio Comunale, il capogruppo consiliare Guglielmo Scimonello ha tenuto un comportamento politico non responsabile e non in coerenza con la linea politica scelta dalla lista civica medesima; prendendo atto che lo stesso, da come afferma pubblicamente non si riconosce nel nuovo progetto politico ‘Civici e Progressisti’ che ha come obiettivo non solo quello di continuare ad amministrare bene e con trasparenza, ma soprattutto quello di costruire una nuova prospettiva politica che offra alla città un’amministrazione seria e affidabile, aperta e inclusiva; invita il consigliere comunale Guglielmo Scimonello ad essere coerente con le sue dichiarazioni, dando pertanto le dimissioni dalla carica di capogruppo consiliare fino ad ora rivestita e nello stesso tempo a non utilizzare nome e logo del movimento civico che appartiene ai sostenitori della lista civica Enzo Giannone Sindaco” . Qualche ora prima del comunicato del movimento “Enzo Giannone Sindaco, il consigliere Guglilemo Scimonello sui social aveva postato: “Io non servo più alla maggioranza perché loro hanno i numeri…” Finisce una storia politica durata tre anni.

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