SCICLI – A seguito mio esposto alla Prefettura di Ragusa sulla pericolosità e mancanza di sicurezza della S.P. 64, tratto Viale della Pace a Cava d’Aliga, la stessa mi ha comunicato che aveva incaricato la Polizia Stradale di verificare quanto esposto dalla sottoscritta e che la relazione era stata trasmessa al Comune di Scicli con le indicazioni per procedere alla messa in sicurezza di detto tratto stradale, espongo quanto segue:
-La Prefettura si è mossa celermente interessando la Polizia Stradale che ha verificato la pericolosità di detta strada;
-Non posso dire lo stesso del Sindaco di Scicli, che spero abbia preso queste decisioni solamente perché non conosce veramente la situazione ma le venga descritta da qualche suo collaboratore. Non conosco la relazione della Polizia, ma ho visto effettuare degli interventi su detta strada, spacciati in un post del Comune su facebook come soluzione al problema, allego la parte del post riferita alla provinciale di Cava d’Aliga: “Si mettono in sicurezza alcune strade pericolose. Viale della Pace a Cava d’Aliga sarà più sicuro. Articolato e complesso l’intervento su viale della Pace a Cava d’Aliga, dove nei giorni scorsi è stato collocato l’autovelox per indurre gli automobilisti a rallentare, dato che il viale attraversa per lungo l’intera borgata e il suo spazio urbano. Stamani è stata collocata la nuova segnaletica orizzontale e verticale, i semafori lampeggianti che invitano a rallentare, e le bande sonore che costringono l’automobilista in transito a pigiare il pedale del freno. Il piano per la sicurezza stradale tiene conto delle criticità di alcuni assi viari che per la loro importanza nella rete delle strade sono densamente trafficati e ad alto rischio. Il servizio di autovelox, e la ronda notturna delle pattuglie della Locale avranno il compito di disincentivare comportamenti alla guida in contravvenzione del Codice della Strada.” Ovviamente non allego i commenti degli utenti a questo post, negativi per non dire altro, considerando quest’interventi quasi di manutenzione ordinaria, spacciati per messa in sicurezza della strada di che trattasi, come un’intervento di facciata.
Ci sentiamo presi in giro. E’ morta una ragazza, ci sono stati una serie di incidenti, altri evitati per miracolo. Allora, la così detta messa in sicurezza ha consistito in questo: hanno sostituito il segnale verticale posto all’ingresso del centro urbano con il limite di 30 Km orari al posto dei 50 Km ma non rallenta quasi nessuno; hanno istallato bande rumorose che servono solo per fare rumore, infatti i veicoli sfrecciano come prima solo facendo un pò più di rumore; sono state imbiancate le numerose strisce pedonali presenti, ma per poterle attraversare si deve aspettare che non provenga nessuno altrimenti ti mettono sotto perché quasi nessuno si ferma pur vedendo i pedoni in procinto di attraversarle. La strada continua a non essere percorribile in senso longitudinale per la mancanza di marciapiedi o zone dedicate ai pedoni, si percorre camminando sulla carreggiata destinata al transito dei veicoli; Tir e grossi camion continuano al loro passaggio a far tremare tutto; i conducenti che rispettano il limite dei trenta km all’ora, come la sottoscritta, paradossalmente vengono indotti ad aumentare la velocità dalla vetture che seguono con assordanti suonate di clacson e peggio ancora sorpassati a forte velocità. Sembra una barzelletta, ma è così.
Quando abbiamo visto iniziare i lavori lungo la strada, eravamo felici pensando che sarebbero stati fatti veri interventi di prevenzione per ridurre la velocità e il conseguente pericolo per i pedoni. L’unico intervento degno di nota è stata l’istallazione di una nuova illuminazione. A questo punto mi chiedo se contano di più gli automobilisti indisciplinati che i pedoni colpevoli solo di essere costretti ad attraversare la strada o percorrerla a piedi? Mi chiedo perché invece di posizionare un paio di volte l’autovelox non possano esserne istallati due fissi all’entrata e all’uscita dal centro urbano? O perché non vengano rialzate le strisce pedonali come ha fatto il Sindaco di Modica in pieno centro lungo C.so Umberto che non impediscono il transito ai mezzi di soccorso ma solamente lo scorrazzare dei veicoli preservando l’incolumità dei pedoni? Perché a Donnalucata sono stati posizionati numerosi dossi lungo S.P.89 e non anche a Cava d’Aliga e Sampieri? Due pesi due misure nelle borgate? Cercare delle soluzioni per delimitare in senso longitudinale una parte della carreggiate destinata ai pedoni? Cosa dico a mio figlio quattordicenne e ai suoi compagnetti quando mi chiedono perché pur scrivendo alle autorità, pur a seguito di un mortale incidente, devono giornalmente attraversare in situazione di estremo pericolo quella strada?
Una delle cose più tristi è che tutti si lamentano del pericolo, ma nessuno segnala o chiede aiuto alle autorità, e sapete perchè? “tanto non interessa a nessuno di noi, lo stato non esiste”. Rassegnazione, che brutta parola, ma non mi riguarda. Io credo nelle autorità e continuerò questa battaglia una giusta causa, non voglio vivere nell’incubo ogni giorno che i miei figli, tutte le persone mettano a rischio la propria incolumità solamente perché chi di dovere non vuole prendere certe decisioni, o che vi siano differenze tra alcuni residenti messi in sicurezza (in quel caso a mio parere e di tanti altri in modo esagerato) come quelli del lungomare di Donnalucata. Come mamma e cittadina mi sono recata al Comune chiedendo un incontro col Sindaco. Mi è stato dato appuntamento e ho parlato con l’Assessore Ignazio Fiorilla delegato dal Sindaco, il quale, dopo aver esposto la problematica, mi ha assicurato che mi avrebbe contattata per darmi risposte. Ad oggi, benché siano passate alcune settimane, non ho ricevuto nessuna risposta. Ora ho saputo che l’Assessore Fiorilla non ha più la delega per occuparsi della problematica. A questo punto, visto che non mi viene data nessuna risposta, al fine di cercare di risolvere definitivamente e veramente questa situazione di vera e propria mancanza di tutela della sicurezza dei cittadini, sono costretta a rivolgermi ai media, televisioni, giornali e qualsiasi cosa possa portare in risalto tutto questo, invitando le autorità a verificare di persona quanto scritto.
Scicli, lì 23 Gennaio del 2020
Cordiali saluti
Sig.ra Monica Mariela Schiavone