SCICLI – L’ASDC Settecolli Scicli, dopo l’impegnativa trasferta in terra lombarda nel massimo campionato di Torball, prenderà parte domani a Catania al torneo regionale di “Showdown”, in occasione dei festeggiamenti in programma per la patrona Sant’Agata, che, tra altri, vedono impegnati anche persone con varie disabilità. La manifestazione è organizzata dal Gruppo Sportivo Dilettantistico per non vedenti Catania Torball, presso i locali del Consiglio Regionale U.I.C.I. Sicilia in via Carmelo Abate, con il supporto della FISPIC. In tutto sono cinque le compagini che si affronteranno: Uici Catania, Uici Enna, Nuovi Orizzonti Siracusa, Uici Esseneto di Agrigento e per l’appunto la Settecolli Scicli. Il team sciclitano sarà composto da: Giuseppe Adamo, Giuseppe Amato, Roberto Barone, Paolo Carrubba, Alberto Di Stefano e Giovanni Trovato. L’inizio delle partite è in programma per le 14,30.
Lo showdown è uno sport praticato da non vedenti e ipovedenti. I giocatori vengono bendati affinché possano gareggiare nelle stesse condizioni. La particolare disciplina è disputata tra due giocatori, su un tavolo rettangolare con angoli arrotondati, con l’area di porta alle due estremità e con uno schermo trasparente al centro del tavolo. Questo schermo alto 42 centimetri dalla sommità delle sponde laterali forma un limite di 10 centimetri di altezza dal piano del tavolo per il passaggio della palla. I giocatori utilizzano racchette di legno (o altri materiali sintetici) di solito di forma rettangolare o stondata sui quattro bordi. Il tavolo da gioco ha le seguenti misure: lunghezza interna cm 366 e larghezza interna cm 122. Di grande importanza, nell’occasione è stato lo sforzo sostenuto dall’Uici di Ragusa, rappresentata dal dott. Salvatore Albani, che oltre ad aver finanziato la trasferta di Bergamo ha messo a disposizione i mezzi e personale del servizio civile al fine di raggiungere la sede etnea. Per la squadra sciclitana si tratta della seconda esperienza, già maturata nel 2019 con apprezzabili risultati. Un ambizioso progetto che ha dato risalto al valore dello sport formativo a tutti i livelli, oltre all’elemento religioso della festa patronale. In breve sintesi, un’autentica esperienza di integrazione sociale legata al mondo dello sport.