SCICLI – Non si può che rimanere basite e pietrificate dall’orrore apprendendo che, nel nostro Paese, in pochi giorni sono state assassinate ben sei donne da uomini che dicevano di amarle. È fondamentale trovare una spiegazione a questi fatti se si vuole impedire che questa barbarie continui. È quindi importante contrastare il dilagare della violenza verbale e della incultura dell’odio che da troppo tempo, incontrastata, ha permeato la nostra società. Nella quasi totalità di tutti i mezzi di comunicazione, dai social media ai talk televisivi ai programmi di intrattenimento è tollerato, se non fomentato, un linguaggio irrispettoso fra gli interlocutori. La politica non è esente da queste pratiche, anzi alcuni leader politici utilizzano slogan che vedono nella violenza uno strumento per risolvere i problemi di una società sempre più complessa. È fondamentale contrastare la cultura machista che fa dell’affermazione della violenza e della forza gli strumenti cardini per risolvere i problemi insiti nelle dinamiche sociali. Pertanto, non riesce a confrontarsi con un universo femminile impegnato nell’affermazione della sua identità di genere, cosciente e consapevole della necessità che la nostra società, debba farsi carico dei valori del rispetto della biodiversità, della tutela dei più deboli e del dialogo fra culture. Solo una società che sceglierà di investire nella cultura, come strumento che dia ai cittadini la possibilità di essere consapevoli del proprio valore e ruolo nella realtà in cui vivono, può far si che i propugnatori di ideologie malate che hanno seminato e seminano odio, violenza, guerra e sopraffazione, trovino terreno fertile.
La Casa delle Donne di Scicli