SCICLI – Concordiamo quando la coordinatrice locale di “Fratelli d’Italia” scrive, dopo aver fatto un copia e incolla da wikipedia: “La cittadinanza onoraria è un riconoscimento concesso da un comune o da uno Stato ad un individuo ritenuto legato alla città per il suo impegno o per le sue opere”. La invitiamo però, a proseguire nel copia e incolla della sua “autorevole” fonte: “La persona dev’essersi distinta particolarmente nel campo delle scienze, delle lettere, delle arti, dell’industria, del lavoro, della scuola, dello sport, con iniziative di carattere sociale, assistenziale e filantropico od in opere, imprese, realizzazioni, prestazioni in favore degli abitanti del comune, rendendone più alto il prestigio attraverso la loro personale virtù, o in azioni di alto valore a vantaggio della nazione o dell’Umanità intera.” Il lavoro e la testimonianza di vita della senatrice Segre si distingue per alti meriti nei campi del sapere, della convivenza e della solidarietà umana, per questo motivo si ritiene un atto doveroso, il conferimento di questa onorificenza. Peraltro, si tratta di un’iniziativa che ha visto in molte città italiane i vari consigli comunali votare all’unanimità con i voti anche di FdI, un esempio su tutti è il comune di Roma. Quindi replicando alla coordinatrice del circolo locale di FdI il conferimento della cittadinanza onoraria alla senatrice Segre, a Scicli non “lascerà il tempo che trova”, ma anzi è un segnale che costantemente la città continua a dare con le sue istituzioni democratiche, promuovendo la necessità di non restare indifferenti di fronte alle violenze ed alle barbarie che si riaffacciano alla storia, contrapponendosi all’odio e agli insulti con una cultura della pace, del rispetto e della convivenza. Come gruppo politico auspichiamo che in consiglio comunale il voto possa essere unanime, per confermare che la nostra città è unita nell’impegno quotidiano a difesa dei diritti umani contrastando razzismo, xenofobia ed ogni comportamento che non rispetti la dignità delle persone e fomenti sentimenti di odio.
Il coordinamento “Civici e progressisti”