SCICLI – Periodicamente da chi ha scarsa conoscenza della storia del nostro paese e ancor meno memoria delle tragedie che lo hanno scosso, c’è il tentativo di confondere aguzzini con vittime, al fine di manipolare la storia a proprio piacimento. Diciamo questo sulla scorta di quanto affermato dalla segretaria di FDI che trova discutibile concedere la cittadinanza onoraria Liliana Segre e a Mimmo Lucano, ma nel contempo non disdegna di chiedere l’intitolazione di una via al loro “grande Giorgio Almirante”. Innanzi tutto ribadiamo che Scicli è orgogliosamente antifascista e come cittadini democratici antirazzisti e antifascisti ci opporremo sempre a chi vuole negare la storia dando dignità a chi ha seminato odio, violenza e morte. Riteniamo utile pertanto ricordare brevemente, chi è stato Almirante e il suo ruolo prima e dopo la guerra. Di inossidabile credo fascista, fede che non rinnegherà mai, fu nel 1938 fra i primi firmatari del Manifesto della razza, e segretario del comitato di redazione antisemita e razzista della rivista la difesa della razza. Questo basterebbe già a rendere ignobile qualsiasi tentativo di onorare la memoria di chi ha partecipato attivamente al più esacrabile e barbaro atto del regime fascista, ovvero la promulgazione delle leggi razziali. Almirante aderì poi alla Repubblica Sociale Italiana arruolandosi nelle sue milizie e combattendo contro chi lottava per liberare l’Italia dai nazifascisti. Dopo la fine del conflitto mondiale, fu eletto in Parlamento, in rappresentanza del MSI, partito che si richiamava all’ideologia fascista. Rimarrà in parlamento in rappresentanza di partiti che sempre hanno avuto nell’ideologia fascista il loro riferimento. Nonostante avesse giurato fedeltà alla Costituzione fu coinvolto e denunciato per apologia del fascismo, fino a farsi scudo dell’immunità parlamentare per non dover dar conto di posizioni ambigue rispetto ad eventi terroristici. Riteniamo che quanto scritto sia sufficiente affinché si smetta di travisare la storia per dare lustro a figure che sì hanno avuto un ruolo nella vita del nostro paese, ma sicuramente non positivo. Bisogna aver chiara la necessita di ripudiare ideologie malate che ancor oggi, purtroppo, da più parti si vuole legittimare ricorrendo anche a mistificazioni e falsità. Solo chi non condivide l’impegno che sia la senatrice Segre che Mimmo Lucano hanno profuso nell’affermare i valori dell’antifascismo, antirazzismo, tutela degli ultimi, può ritenerli non degni della cittadinanza onoraria.
Scicli Bene Comune