SCICLI – Secondo giorno di lavori per il Centro operativo comunale (COC) di Protezione civile, l’ufficio speciale istituito dal sindaco Enzo Giannone per l’emergenza coronavirus. Stamani in Municipio presente all’incontro, oltre alla giunta comunale, con in prima fila il Sindaco e la l’assessore alla Protezione civile, Ignazio Fiorilla, insieme al caposettore del dipartimento comunale, ing. Andrea Pisani, il comandante della locale Tenenza dei carabinieri, Paolo Giarrizza. Nel corso della riunione, fanno sapere da palazzo di città, sono stati “ribaditi i divieti e le chiusure disposte dal nuovo decreto del Governo, che limitano ai servizi essenziali la possibilità di aprire”. Il COC di Protezione civile chiarisce alcuni aspetti legati alle misure restrittive disposte dal Governo. In merito allo svolgimento dei mercati rionali sono state fatte alcune precisazioni. “La fiera mercato del venerdì in via Merano a Donnalucata e quella di largo Gramsci del sabato a Scicli –sottolineano dal Comune- ospiterà solo gli ambulanti che vendono alimenti. Stessa regola per la fiera mercato di martedì in contrada Zagarone a Jungi: ci saranno solo gli ambulanti che vendono generi alimentari”. Dal Municipio informano inoltre che “sabato non ci sarà la raccolta dei rifiuti ingombranti annunciata in contrada Zagarone”.
L’incontro è servito anche a programmare i servizi di controllo del territorio che verificheranno l’osservanza dell’obbligo di chiusura delle attività commerciali, che non erogano servizi essenziali, e il rispetto dei protocolli anti-contagio da parte di tutte le attività produttive e professionali. Dal COC di Protezione civile specificano come “chi lavora in campagna, o fa attività artigianale deve mantenere la distanza di sicurezza di almeno un metro e indossare mascherine e guanti”. Per quanto riguarda gli spostamenti in città “sono vietate le passeggiate di svago; si esce di casa solo per fare la spesa, comprare le medicine o andare dal medico. Le forze dell’ordine possono fermare anche chi esce a piedi. Chiunque si sposti anche dentro il Comune, deve avere con se’ la giustificazione. Si rischia una denuncia penale e la reclusione fino a tre mesi”.