SCICLI – L’ospedale Busacca continua ad alimentare il dibattito politico locale. Le discussioni e le polemiche su un eventuale utilizzo del nosocomio sciclitano non sembrano finire. La questione si arricchisce di due nuovi interventi: uno più riflessivo, quello dell’on. Orazio Ragusa, l’altro invece polemico con Fratelli d’Italia che attende ulteriori sviluppi e chiede chiarimenti. Il deputato regionale leghista, in una nota, in riferimento al nosocomio sciclitano e in generale alle nuove prospettive sanitarie, parla di “un percorso che il territorio nella sua interezza deve valutare con la massima attenzione e che servirà a rilanciare la funzionalità dei piccoli ospedali”.
Il parlamentare regionale sottolinea come “sia indubbio che le scelte del passato abbiano penalizzato gli ospedali siciliani” aggiungendo che “adesso occorre sfruttare tutte le occasioni per cercare di ripartire con il piglio giusto e far sì che gli stessi ospedali, quelli più penalizzati soprattutto, possano essere potenziati”. Ragusa spiega che “nel decreto di Conte sono previsti trecento milioni di euro per le strutture ospedaliere. Nulla vieta che anche l’ospedale Busacca possa concorrere a usufruire di una parte dei finanziamenti per far sì che nascano le postazioni destinate a monitorare i pazienti contagiati dal virus. E quando tutto questo finirà, -prosegue Ragusa- si valuteranno nuove opportunità sanitarie, sempre per l’ospedale in questione, tutta una serie di prospettive per riformularne ulteriormente la funzionalità anche rispetto alla creazione di azioni surroganti il reparto di emergenza-urgenza. Le piccole città fanno rete e Scicli può rappresentare uno dei punti di riferimento del distretto socio-sanitario n. 45”. Ragusa aggiunge: “si parla di nuove prospettive sanitarie, dunque, e questa della struttura di degenza per i casi meno gravi potrebbe essere una soluzione condivisibile, da non bocciare a priori. Certo, -conclude Ragusa- tutto dipenderà dall’accoglimento che tale proposta operativa riceverà alla Regione”. Molto polemico, invece, il circolo Fratelli d’Italia Scicli che ha commentato l’intervento di ieri sera sui social del Sindaco riguardo il nosocomio sciclitano.
“Ovviamente –esordisce la coordinatrice di FdI Scicli, Margherita Gintoli– il primo cittadino non ha risposto alle domande che tutta la cittadinanza ha posto in seguito alle sue drammatiche parole di diniego sull’opportunità di riaprire o meno l’ospedale”. Gintoli afferma che “le domande sono arrivate al Sindaco da ogni parte, dall’opposizione, dal sindacato regionale degli infermieri, da noi, forza politica che il Sindaco si rifiuta di voler anche solo nominare, e dai cittadini, che chiedono di essere pronti nel caso in cui il contagio richiedesse troppi posti letto”. FdI Scicli prosegue “chissà cosa sta succedendo al sindaco Giannone e a tutta la sua amministrazione. Aspettiamo perché, ancora prima dell’invito urlante fatto dal Sindaco, noi sappiamo che è tempo di calma. Di tutto questo stiamo prendendo nota; una lunga lista dettagliate di cose a cui, finita l’urgenza, sarà chiamato a rispondere. Perché –continua il documento- non si sospende la democrazia in un paese per bene, perché non si scatenano gli haters in giro per il web ad attaccare tutti e chiunque, perché siamo tutti preoccupati e lo vediamo arrancare dietro a qualche collega un po’ più veloce di pensiero. Perché, guardiamo, ascoltiamo, leggiamo ogni singola parola del Sindaco, sua e dei suoi ragazzi che l’accompagnano, e ci diciamo –conclude FdI Scicli- solo una frase, una preghiera, che recitiamo nella lingua che lui tanto usa, il dialetto: “a manu ri chisti u signuri nna mannari bbona“.