SCICLI – Inizia a boccheggiare anche il comparto economico locale andato in sofferenza a causa dell’emergenza coronavirus. A palazzo di città lavorano su una serie di idee per un piano di sostegno destinato all’economia locale e da mettere in atto durante e dopo l’emergenza epidemiologica da covid-19. La prima idea allo studio dell’amministrazione comunale prevede l’alleggerimento dei costi e dei carichi della chiusura forzata delle attività. “Si pensa di premiare –spiegano dal Municipio- i proprietari degli immobili che riducono i canoni del contratto di affitto per il 2020 alle piccole e medie imprese, offrendo loro in cambio una riduzione dello stesso importo di tasse comunali”. L’altra proposta sarebbe “di istituire un fondo di garanzia nel quale potranno confluire -riporta il documento dell’Ente comunale- le assegnazioni del Comune, della Regione, dello Stato, della Camera di Commercio, della Ex Provincia di Ragusa, delle Fondazioni Bancarie locali e di qualsiasi altro soggetto che vorrà contribuire per sostenere le piccole imprese artigianali, commerciali e di servizi e gli autonomi, con lo scopo di adottare delle misure per favorire l’accesso immediato al credito, mettendo a disposizione dei professionisti che possano aiutare le imprese a presentare la documentazione necessaria”. Riguardo i tributi locali delle imprese che hanno dovuto bloccare le proprie attività a seguito del DPCM, in attesa di provvedimenti statali in tal senso, il Comune ha in mente di prevedere “la riduzione del canone COSAP sul suolo pubblico, l’esenzione del pagamento della TARI per le imprese del settore artigianato, commercio e servizi turistici per tutta la durata dell’emergenza (eccetto alimentari)”. Ma a palazzo “Palle” si studia anche come preparare l’economia sciclitana alla “Fese 2”.
“In coincidenza della riapertura di alcune categorie di attività, sarà necessario –afferma l’assessore comunale allo Sviluppo, Emilia Arrabito– mettere al primo posto la prevenzione, e quindi chiedere a tutte le attività che insistono sul territorio di prepararsi per attuare le misure di sicurezza. Questo comporterà quindi di attrezzare di dispositivi di protezione individuale, ma anche di gel/soluzioni igienizzanti, i locali pubblici, e ripensare al loro spazio interno ed esterno”. Per agevolare il tutto, l’amministrazione comunale sarebbe pronta a giocare un ruolo di supporto per attivare gruppi di acquisto, e coinvolgere direttamente le ditte fornitrici per chiedere loro di applicare una scontistica. Con l’avvicinarsi della stagione estiva il Comune pensa “laddove sia possibile secondo le normative, di poter agevolare le imprese per ampliare le attività in dehors, incrementando in percentuale lo spazio, proprio per andare in contro alle misure anticontagio previste”. A preoccupare l’amministrazione comunale sono i dati del settore turistico anche in funzione di una lenta e graduale apertura della città ai viaggiatori. Le proposte, comunicate dal Municipio, riguarderebbero “l’attivazione di protocolli di intesa con società di trasporti sia pubblico che privato per incentivi sui prezzi dei trasporti; l’avvio di una campagna di promozione turistica del territorio a livello regionale per le province limitrofe in accordo con gli altri comuni iblei; l’inizio di accordi con le strutture ricettive per creare pacchetti turistici che offrano agli ospiti servizi gratuiti in cambio di notti in più”. “Queste idee –conclude Arrabito- saranno confrontate con tutti i portatori di interesse, a partire dalle organizzazioni di categoria, e poste in seno al tavolo del dibattito politico, per addivenire a scelte condivise, realizzabili, legate ai bisogni effettivi e sostenibili da parte della comunità intera”.