L’imprenditore sciclitano Mariano Patanè dona apparecchiature per l’ospedale “Giovanni Paolo II” di Ragusa

Si tratta di due attrezzature per il laboratorio analisi

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SCICLI – Continuano i gesti di generosità nel territorio in favore della sanità iblea, in questa fase di emergenza dovuta al covid–19. L’imprenditore sciclitano Mariano Patanè, titolare dell’azienda Dione di Scicli, ha donato due attrezzature per il Laboratorio Analisi del Giovanni Paolo II per un valore di 45 mila euro“Una boccata di ossigeno per il servizio –scrive in una nota l’ASP 7 Ragusa– perché con queste due nuove attrezzature, che si aggiungono alla strumentazione già in dotazione nel Laboratorio, si potranno processare molti più tamponi. Si tratta di due apparecchiature utili per la diagnostica molecolare per il covid-19. Il primo strumento è un estrattore di acidi nucleici che ha come obiettivo quello di estrarre e purificare gli acidi nucleici virali ottenendo, così, il materiale genetico purificato per potere eseguire successivamente indagini di tipo molecolare. 

Il secondo strumento Real Time PCR permette di effettuare il test, in tempo reale, basato sulla rtPCR una tecnica di biologia molecolare che consente la moltiplicazione (amplificazione) di frammenti di acidi nucleici dei quali si conoscono le sequenze nucleotidiche iniziali e terminali. L’amplificazione mediante rtPCR consente di rilevare le sequenze geniche virali, e quindi diagnosticare in modo affidabile e veloce le infezioni precoci da covid-19, per permettere l’isolamento rapido del paziente e successivamente avviare i trattamenti sanitari necessari. Apprezzamento e riconoscenza –conclude la nota- al titolare dell’azienda Dione, Mariano Patanè, per le utilissime strumentazioni donate perché uno dei problemi che maggiormente carica ulteriormente l’attuale situazione sono i ritardi nel ‘processamento’ dei tamponi”.

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