Relazione Commissione Antimafia, il Sindaco: “Si torni ad indagare…”

Il primo cittadino chiede agli organi istituzionali preposti, compresi quelli giudiziari, che su fatti e circostanze, descritte nella relazione della Commissione, si trovino responsabilità personali, a qualsiasi livello

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SCICLI – “Avendo avuto modo di leggere la relazione della Commissione regionale antimafia e visto e ascoltato una lunga intervista al Presidente On. Claudio Fava, voglio subito esprimere con chiarezza la mia posizione. Quello che emerge conferma quanto ho sempre detto, per ultimo e chiaramente in uno degli ultimi consigli comunali, ovvero che lo scioglimento del consiglio comunale ha rappresentato una ferita per la città, recata in maniera ingiusta alla forte tradizione democratica della nostra comunità, e che la vicenda dei rifiuti in Sicilia, e quindi anche a Scicli, è una pagina sofferta della storia almeno degli ultimi due decenniE su cui mi permetto di dire che bisogna continuare a tenere alta l’attenzione. A ciò si aggiunge -ho detto e ribadisco- l’offesa personale insanabile al dott. Franco Susino, già sindaco, totalmente assolto dalle infamanti accuse che gli erano state mosse. Ma non voglio oggi essere ripetitivo e non voglio nemmeno rimanere sul piano del giudizio meramente politico. Voglio andare oltre. Un conto è fare certe affermazioni in dibattiti culturali o politici o in comunicati stampa, un conto è scriverle in relazioni di commissioni parlamentari. In cui vengono citati fatti e circostanze ben precise. Chiedo agli organi istituzionali preposti, ivi compresi quelli giudiziari, che su tali fatti e circostanze, descritte nella relazione della Commissione, si torni ad indagare e, se esistono, si trovino le responsabilità personali, a qualsiasi livello, di chi ha potuto porli in essere, per restituire definitivamente alla verità questa tristissima pagina della vita della nostra comunitàRitengo che, al di là di tutte le parole e i commenti possibili, da qualsiasi parte essi legittimamente provengano, sono necessarie risposte precise che solo le istituzioni dello Stato possono dare”.

Il sindaco Enzo Giannone

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