SCICLI – La relazione conclusiva della Commissione Parlamentare Antimafia all’ARS, approvata all’unanimità, certifica che lo scioglimento del Comune di Scicli del 2015, anche se formalmente è stato giustificato da ingerenze mafiose al Comune (rilevatesi inesistenti), di fatto è stato mosso per altre probabili motivazioni. Abbiamo nel tempo acquisito una verità giudiziaria, che ha accertato l’insussistenza delle accuse mosse all’allora sindaco dott. Franco Susino, sulla cui integrità morale e politica non abbiamo mai nutrito dubbio alcuno e non solo in quanto iscritto al Partito Democratico. Dopo la giusta riabilitazione delle parti in causa (sindaco, giunta, consiglieri comunali), è tempo che alla intera comunità di Scicli sia pubblicamente riconosciuto di aver subito uno scioglimento tanto infamante in quanto illegittimo e immotivato, e che le sia riconosciuta la piena e meritata riabilitazione come atto di giustizia civica. Ciò con gli stessi termini di esposizione mediatica con cui si è costruita la narrazione giornalistica di un comune in cui si era infiltrata la mafia. Parimenti anche la narrazione politica di chi si è presentato come il nuovo dopo il periodo di scioglimento si scontra con i fatti finalmente emersi, e ci sorprende che il sindaco e il presidente del consiglio comunale adesso chiedano che la magistratura accerti i fatti, quando piuttosto la denuncia all’autorità giudiziaria avrebbe dovuto essere il primo atto amministrativo per accertare, ad ogni livello, la responsabilità dei soggetti coinvolti. La comunità di Scicli si aspetta ora la restituzione della dignità lesa, e i soggetti politici vittime dello scioglimento, ex sindaco Franco Susino in primis, meritano non solo attestazioni di stima, ma la piena riabilitazione politica e la restituzione di quel ruolo che stato indebitamente sottratto.
Partito Democratico di Scicli