SCICLI – Riecheggiano ancora le risultanze emerse dalla relazione della Commissione regionale antimafia, presieduta dall’on. Claudio Fava, in riferimento allo scioglimento del Comune avvenuto nel 2015. Oggi la Giunta comunale, su proposta del sindaco Enzo Giannone, ha deliberato di dare incarico all’avvocato Salvatore Poidomani, del Foro di Ragusa, per valutare eventuali azioni legali necessarie a tutela dell’immagine dell’Ente e della comunità. “Si è riacceso –riporta una nota del Comune- un dibattito serrato sui fatti che portarono allo scioglimento del Consiglio comunale nel 2015. Un dibattito che sta assumendo toni di scontro, toni che vanno ben oltre la realtà e le dinamiche di una comunità e in cui non vogliamo che la nostra città venga coinvolta come terreno su cui tale scontro si sviluppa. A noi interessa la verità su Scicli. La vicenda dei rifiuti in Sicilia, e quindi anche a Scicli, -affermano da palazzo di città- è una pagina tormentata della storia almeno degli ultimi due decenni. E su cui bisogna continuare a tenere alta l’attenzione, su diversi piani: ditte della raccolta, smaltimento dei rifiuti, individuazione di siti per eventuali nuove discariche. L’attuale amministrazione comunale questo ha fatto negli ultimi quattro anni, vigilando a difesa del territorio e assumendo azioni importanti, anche nei confronti di talune ditte, per il rispetto della legalità. Si ritiene necessario restituire definitivamente alla verità storica, non solo politica –cosa che è già avvenuta- quella pagina sofferta della vita della nostra comunità, che rischia, alla luce anche di quanto riportato negli ultimi giorni da organi di informazione, di avere riverberi ingiusti e negativi anche sul presente e di costituire un pesante fardello per il futuro della città, di una città in grande crescita e sviluppo. Appare profilabile una lesione dell’immagine dell’Ente, della sua corretta amministrazione e dell’intera cittadinanza sciclitana, conseguentemente –conclude la nota- appare opportuno adire alle vie giudiziarie a tutela della reputazione, credibilità, onorabilità e quindi complessiva immagine dell’Ente, delle Istituzioni democratiche e della Comunità da esse rappresentate”.
Scioglimento 2015: il Comune valuta azioni legali
Per tutelare legalmente l’immagine dell’Ente e della comunità