SCICLI – Scatterà domani la fase 2 dell’emergenza covid-19. Nessun “libera tutti” ma ci si prepara ad affrontare con molta cautela la lunga convivenza con il virus, con assembramenti vietati e ancora tante limitazioni agli spostamenti. Ma sarà l’inizio di una graduale riaccensione del comparto economico con la ripresa di alcune sue attività. A Scicli si prova a studiare un piano per agevolare la ripartenza dell’economia locale. Su questo l’amministrazione locale è al lavoro ed è impegnata a “mettere in campo –riporta un documento- una strategia comune e condivisa con gli organi istituzionali, le associazioni di categoria e gli attori del territorio”. Il punto della situazione si è fatto ieri mattina con una video conferenza a cui hanno preso parte il sindaco di Scicli, Enzo Giannone, l’assessore allo Sviluppo economico, Emilia Arrabito, i consiglieri comunali e le diverse rappresentanze del mondo imprenditoriale, del commercio, delle attività artigianali e turistiche.
“Sono emerse alcune tematiche importanti da parte delle diverse categorie –spiega Arrabito- su cui l’amministrazione si sta già attivando, dalla richiesta di abbassare i tributi, alla richiesta di semplificazione degli iter burocratici per ampliamento dei dehors, alla richiesta di avere informazioni chiare e semplici per le riaperture, al rafforzamento del SUAP, fino alle difficoltà incontrate da tutti gli operatori di reperire i dispositivi di protezione individuale, che sono indispensabili per riaprire. Proprio per queste difficoltà riscontrate –continua l’assessore-, un primo segnale che l’amministrazione vuole dare alle imprese è l’impegno di fornire 2.000 mascherine per i lavoratori dei settori che sono più a contatto con il pubblico, proprio per agevolare la riapertura delle proprie attività. Oltre all’impegno per trovare risorse di ristoro economico per le aziende maggiormente colpite, l’amministrazione sta lavorando per avviare un piano comunicazione su scala regionale e nazionale, puntando sul mare e su servizi concreti, oltre a voucher per i viaggiatori”. Per gli altri settori, una delle proposte dell’assessore Arrabito è quella di lanciare anche una campagna per promuovere i “dining bond”. “E’ un’iniziativa –afferma Arrabito- che nasce dagli Stati Uniti ma che alcuni portali stanno già offrendo in Italia e che può essere riversata anche su altri settori, come quella del settore della cura delle persone o del turismo per viaggi e soggiorni (travel bond o beauty bond o voucher) . Si tratta di mettere in comunicazione gli operatori economici con i propri clienti che acquistano in anticipo i servizi con offerte specifiche per poi usufruirne quando sarà possibile riaprire. Per molte attività questa ripartenza può essere tra due settimane o tra un mese e questo può accorciare le distanze con i propri clienti e avviare una pianificazione delle proprie attività”. L’assessore Emilia Arrabito ritiene fondamentale che “ognuno faccia la propria parte, lo Stato, ma anche le imprese, politica compresa. Pertanto oggi più che mai –conclude- abbiamo bisogno di lungimiranza, visione strategica e un grande patto di collaborazione tra Istituzioni, cittadini, sindacati e associazioni di categoria per affrontare con ottimismo il prossimo futuro”.