SCICLI – Incertezze e preoccupazioni per la stagione balneare. Il Sib (Sindacato italiano balneari) della provincia di Ragusa, aderente a Confcommercio, chiede indicazioni certe per “capire come muoversi”. Il Sib sottolinea che “tutte le attività turistiche, e il loro indotto, a oggi sono chiuse, con gravissimi danni, per molti irrecuperabili, che porteranno alla cessazione di molte imprese. Molti si stanno interrogando su quale potrà essere il futuro di questa stagione estiva. La domanda che tutti si fanno è: riusciremo questa estate ad andare al mare? In Sicilia e nell’area iblea, la stagione estiva rappresenta un punto fondamentale per l’economia in generale. Stabilimenti balneari, ristoranti, gelaterie, hotel, b&b, chioschi e tante altre attività dell’indotto, creano posti di lavoro determinanti per molte famiglie. Il Sib ritiene grave la mancanza di chiarezza da parte del governo e delle istituzioni sulla prossima stagione balneare. Vengono indicate date ipotetiche, dal 18 maggio al 1° giugno, che creano solo confusione e aspettative destinate ad andare deluse per l’assenza di chiare indicazioni su cosa fare”.
“L’allestimento di una spiaggia -afferma il segretario provinciale Sib Ragusa Giuseppe Puglisi– richiede dai 20 ai 40 giorni e può iniziare solo nel momento in cui vi sono precise indicazioni sulle nuove regole di fruizione dell’arenile e del mare. Gli operatori del settore hanno necessità di linee guida nazionali affinché le aziende balneari siano messe nelle condizioni di assicurare che, anche quest’anno, l’esercizio della balneazione possa svolgersi in tutta sicurezza sia per i bagnanti sia per gli addetti ai lavori. Il Sib provinciale Ragusa si associa al grido di tutti gli operatori del settore balneare: prima apriamo, prima salviamo le nostre attività dal fallimento. Ecco la mail -conclude Puglisi- a chi può rivolgersi chi intende contattare il sindacato sib@confcommercio.rg.it“.