PTE a Scicli, Pozzallo e Chiaramonte, i tre Sindaci non escludono azioni clamorose

“Non si scherza con la vita delle persone”

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SCICLI – La storia continua, i Sindaci di Scicli, Pozzallo e Chiaramonte non mollano sul precario stato di salute dei PTE (presidio territoriale di emergenza) in funzione nei propri territori. “Se non viene garantita la presenza del medico h24 nei PTE, i Sindaci di Pozzallo, Chiaramonte e Scicli –riporta una nota formata dai tre Sindaci iblei– si non escludono azioni clamorose di protesta. Venerdì della scorsa settimana ci siamo incontrati con il direttore Generale dell’ASP di Ragusa per discutere sulle problematiche dei Presidi Territoriali di Emergenza del territorio Ibleo. Come è noto, alcuni turni di guardia dell’importante servizio sanitario, sono stati garantiti soltanto dalla figura dell’infermiere e dell’ausiliario e non da quella del medico”. I tre Sindaci, avevano invitato al direttore generale. dell’Asp 7 Angelo Aliquò a risolvere “urgentemente la grave deficienza ma a tutt’oggi, non c’è stata ancora nessuna risposta da parte del direttore generale. È questo un fatto molto grave e assolutamente inaccettabile. Nella filiera dell’emergenza sanitaria, i PTE svolgono una funzione fondamentale nella salvezza di vite umane. Non si può assolutamente scherzare con la vita di tutti gli abitanti della provincia di Ragusa”. Ammatuna, Gurrieri e Giannone diffidano la direzione generale dell’ASP e invitano quest’ultima a “mettere urgentemente fine ad un disservizio assolutamente pericoloso è inaccettabile”. I tre Sindaci fanno sapere che se entro questa settimana, non ci dovesse essere nessun riscontro alle richieste di normalizzazione dei turni di guardia, con la presenza della figura del medico h24, si riserveranno azioni di lotta clamorose “al fine di tutelare non solo la salute, ma soprattutto la vita di tutti gli abitanti delle comunità Iblea”.

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