SCICLI – Sta per volgere al termine la prima settimana del servizio di raccolta “porta a porta” in funzione su tutto il territorio comunale.
Nonostante questo importante passo avanti, compiuto dal Comune, per dare una svolta (si spera) definitiva nel complicato rapporto con la differenziata, ci si ritrova a fare i conti con l’abbandono dei rifiuti.
Gli operatori ecologici, la Polizia municipale, i volontari e l’assessore all’Ecologia Bruno Mirabella continuano senza tregua a dare la caccia a chi continua a disfarsi dei rifiuti, abbandonandoli nelle periferie e zone rurali della città.
“Così non va! –esordisce Mirabella. Assistiamo ancora –prosegue- a uno ‘spregiudicato’ abbandono di rifiuti, lungo le strade di tutto il territorio di Scicli, sugli argini del Fiume Lato o in fossati di terreni privati, contandone circa 80 tonnellate al mese”.
E’ particolarmente arrabbiato l’assessore all’Ecologia.
“Qui –aggiunge Mirabella- non si tratta né di cittadini disinformati né di anziani che non rispettano le regole (anzi sono proprio loro quelli più attenti nel fare la raccolta differenziata) ma di persone incivili che si disfano illecitamente dei loro rifiuti, creando un enorme danno economico che si ripercuote su tutta la collettività deturpando l’ambiente”.
Mirabella pone l’attenzione anche sui costi di bonifica dei siti oggetto di conferimento illecito. “Intervenire in tal senso –continua- comporta delle spese extra che ricadono su tutti. Anche sulle persone che fanno correttamente la raccolta differenziata”.
L’assessore all’Ecologia chiama la città a collaborare per raggiungere rapidamente un buon livello di efficienza.
“E’ necessario cambiare mentalità, diventare tutti dei ‘controllori ambientali’, denunciando tempestivamente alle autorità competenti –conclude l’assessore Mirabella- questi incivili che riversano sugli altri il costo della loro maleducazione e inciviltà”.