SCICLI – Corre velocemente il virus anche in provincia di Ragusa con un aumento importante dei contagi. L’andamento della curva epidemiologica sta mettendo a dura prova la tenuta delle strutture sanitarie.
Per evitare il collasso di ospedali e dei pronti soccorso, i tre sindaci iblei Enzo Giannone (Scicli), Roberto Ammatuna (Pozzallo) e Sebastiano Gurrieri (Chiaramonete Gulfi) lanciano un nuovo appello per scongiurare un ulteriore peggioramento della situazione.
“Si ha la sensazione –esordiscono i tre Sindaci- di un grande affanno delle strutture sanitarie nel fronteggiare il contagio del covid-19 che giorno dopo giorno si fa sempre più serio”.
Giannone, Ammatuna e Gurrieri con preoccupazione rilevano che “i pronti soccorso sono strapieni e le Terapie Intensive lavorano già a pieno ritmo”.
“Nei mesi scorsi –proseguono- si era programmato di destinare l’OMPA come Nosocomio Covid-19, oggi invece i pazienti contagiati sono ricoverati in tutti gli ospedali con il rischio di promiscuità”.
I tre Sindaci sottolineano come a determinare questo ci sia stato “un evidente ritardo degli Organi Regionali nella programmazione dell’offerta sanitaria per l’emergenza Covid che è sotto gli occhi di tutti”.
“Inoltre, -aggiungono- lo smaltimento dei rifiuti speciali nelle abitazioni dei casi positivi avviene con molta lentezza, i tamponi dei soggetti positivi, in quarantena e di altri soggetti a rischio, vengono eseguiti con ritardo esasperante e sono sempre più frequenti i ricorsi alle strutture private”.
Sui tamponi rapidi si concentrano i Sindaci, facendo riferimento a una circolare dell’assessore alla Salute, Ruggero Razza, che “prevede l’esecuzione dei test rapidi nei comuni siciliani con popolazione superiore a 30.000 abitanti”.
“Si tratta –spiegano- di un’iniziativa encomiabile. L’interrogativo che ci si pone però, è se quest’operazione è stata resa possibile dallo stesso personale che quotidianamente esegue, dalla mattina alla sera, i tamponi a chi ne ha la necessità, perché se così fosse, e speriamo che non sia così, non sarebbe un modo corretto di affrontare la drammatica situazione attuale”.
La richiesta dei Sindaci di Scicli, Pozzallo, e Chiaramonte Gulfi è di “eseguire, prima di tutto e con rapidità, i tamponi di controllo ai soggetti positivi e a chi è in quarantena. Per quanto riguarda gli screening, bisogna subito eseguirli, impegnando nuovo personale e soprattutto coinvolgendo i medici di base che devono essere messi nella condizione di poterlo fare”.
“L’Asp –continuano- dovrebbe dotarli di dispositivi di protezione individuale e tamponi, il Comune potrebbe mettere a disposizione locali e attrezzature. C’è qualche timido segnale che si muove in questa direzione ma non basta”.
“E’ evidente –concludono i tre Sindaci- che un numero maggiore di tamponi aiuta a combattere meglio il contagio, ma il tutto deve avvenire dosando bene le priorità”.