SCICLI – Riqualificazione urbanistica e le cosiddette “zone bianche”: negli ultimi giorni in città si è innescata una polemica che vede al centro delle critiche l’amministrazione comunale.
In aiuto degli amministratori locali sono corse alcune delle forze politiche e degli esponenti che compongo la coalizione di Governo della città.
A replicare agli attacchi sono Città aperta, Laboratorio Scicli, Scicli Bene Comune, Start Scicli, e in particolare i consiglieri comunali Daniele Alfano, Consuelo Pacetto, Emanuele Scala, Resi Iurato, Maria Carmela D’Antochia, Claudio Caruso, Rita Trovato e Lorenzo Bonincontro.
“Comunicare con chiarezza e trasparenza –esordiscono- è stata una prerogativa di questa amministrazione che mai nulla ha nascosto ai cittadini di questa città, che ancora sconta grandi problematiche legate ad importanti vulnus amministrativi passati”.
L’attacco delle forze della coalizione del Sindaco è indirizzato soprattutto al Partito democratico.
“A seguito di una loro nota stampa, ci chiediamo –affermano- se la confusione creata da chi ha scritto il comunicato non sia voluta; molte competenze tecniche, infatti, frequentano i corridoi della segreteria locale e ben sanno fare una chiara ed attenta lettura degli atti amministrativi prodotti negli ultimi 13 anni a seguito di richieste di riclassificazioni urbanistiche che interessano le aree che il PRG vincolava”.
Le forze di maggioranza spiegano che “dal 2007 al 2015 sono fioccate le richieste di riclassificazione urbanistica, ben 53. Iter lunghissimi la maggiore parte ancora in itinere. Concluse solo 6 di cui 5 approvate a seguito di assenso del Consiglio Comunale giuste delibere del 2014 e del 2015”.
“Non comprendiamo –commentano- come mai chi scrive il comunicato del PD disconosce la delibera 107 del 30/06/2014 votata all’unanimità dei presenti che ha portato alla realizzazione di circa 50 nuovi alloggi a Donnalucata (oggi in corso di costruzione)”.
La coalizione di Governo prosegue con l’elencare le delibere di Consiglio Comunale, votate da esponenti del PD, di Cittadini per Scicli e di attuali esponenti locali di Legambiente.
“Gli stessi che adesso –precisa la stessa- denunciano a gran voce e si scandalizzano per una richiesta di riclassificazione, pervenuta agli uffici competenti il 28/04/2015 (ancora con quella Amministrazione e quel Consiglio in carica), tuttora in itinere e che non ha ancora avuto l’assenso (o il dissenso) del Consiglio Comunale”.
Le forze ed esponenti sostenitori dell’amministrazione continuano a muovere attacchi nei confronti del Partito Democratico. “Altro punto che merita attenzione e chiarezza nel delirante comunicato del PD riguarda la voluta (?) confusione creata sui concetti di variante urbanistica e revisione del PRG vigente”.
“Le varianti oggetto di scandalo –sottolineano- sono dovute ad una mancanza di indirizzo politico dirimente in ordine alle richieste avanzate dai cittadini. Bastava dire un no!”
“L’amministrazione Giannone, libera da condizionamenti di ogni genere, ha detto “No!” e conseguenzialmente ha avviato un iter serio e concreto di revisione del Piano Regolatore, rimarcando indirizzi generali ed imprescindibili quali –concludono le forze politiche di Governo- il consumo di suolo zero e la rigenerazione urbana, temi oggi sventolati come vuoti volantini elettorali da chi a suo tempo aveva detto sì a varianti”.