Cicloturismo: Scicli Albergo Diffuso premiato come miglior “Bike hotel”

L’importante riconoscimento nazionale assegnato da Touring Club Italiano

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SCICLI – Il cicloturismo si conferma in forte ascesa anche nel nostro territorio. In molti scelgono di vivere e ammirare le bellezze monumentali e paesaggistiche di Scicli in sella di una bicicletta.

Un turismo sostenibile a cui molte strutture ricettive della città hanno iniziato ad approcciarsi, investendo risorse umane ed economiche.

Chi già lo ha fatto da tempo e con successo è Scicli Albergo Diffuso, recentemente eletto come uno dei quattro miglior “Bike Hotel” d’Italia. Il prestigioso riconoscimento nazionale arriva dal Touring Club Italiano, storica associazione non profit, che si occupa dal 1894 di turismo, cultura e ambiente.

La struttura ricettiva sciclitana potrà fregiarsi di questo importante titolo nella guida Alberghi e Ristoranti d’Italia, edita dallo stesso TCI e curata da Teresa e Luigi Cremona, giunta alla sua ventottesima edizione.

È motivo di grande soddisfazione per noi –dice Vincenzo Burragato, Amministratore Delegato di Scicli Albergo Diffuso– essere fra i migliori Bike Hotel italiani scelti dal Touring Club Italiano per il 2021 e diventare, così, un punto di riferimento per i ciclisti che desiderano scoprire la Sicilia, fornendo loro, grazie anche ad altri partner di Sicilia Ospitalità Diffusa come Sicily Bike Routes, servizi come il noleggio bici, le colazioni per gli sportivi e officine per piccole riparazioni”.

Nella foto Vincenzo Burragato

“L’inserimento nella guida Alberghi e Ristoranti d’Italia è un bel traguardo dal quale ripartire per rendere Scicli un riferimento per il turismo sostenibile in Sicilia e Italia”, ha concluso Burragato.

Entusiasta del riconoscimento ricevuto anche Ezio Occhipinti, ideatore di Scicli Albergo Diffuso e Sicilia Ospitalità Diffusa.

Chiunque può avviare strutture ricettive, commenta Occhipinti. In questi anni lo abbiamo visto anche a Scicli. Abbagliati dai risultati degli altri, in tanti si sono convinti che il turismo è un settore su cui investire. In realtà è così, ma non basta solo investire nelle mura e nei mobili; occorre agire anche nell’anima e nel cuore di chi poi trasforma quelle mura in esperienza per i viaggiatori, lavorando in prima linea”.

“In tutti i settori, se guardi solo al business, -prosegue- sei destinato a durare poco, ma nel turismo questo vale il doppio perché non c’è capitale che basti quando non hai il capitale umano”.

“Avere un riconoscimento nazionale, come quello del Touring Club, in questo periodo potrebbe passare in secondo piano. In realtà per noi –conclude Occhipinti- è un punto di partenza per programmare una nuova era, quando il Covid-19 sarà solo un ricordo scritto nei libri di storia”.

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