Scicli: “Amministrazione Giannone sorda, niente sgravio IMU per i contribuenti…”

Bordata dell’opposizione consiliare sugli amministratori comunali

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SCICLI – “Non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire”. E’ il titolo di un documento firmato dai consiglieri di opposizione: Marianna Buscema, Enzo Giannone, Mario Marino, Concetta Morana, Giorgio Vindigni e Licia Mirabella.

I sei consiglieri di minoranza sono amareggiati “per il mancato sgravio dell’IMU fino al 20% a tutti i contribuenti che avessero addebitato tale tassa sul proprio conto corrente”.

Il gruppo consiliare di opposizione scrive di avere aspettato fino all’ultimo giorno “nella speranza che l’amministrazione comunale recepisse quanto il Consiglio comunale aveva deliberato con la possibilità dello sgravio”.

“Abbiamo presentato –riporta il documento– anche un’interrogazione non ancora discussa e chissà quando avverrà, sul perché l’amministrazione non stesse recependo tale indirizzo che avrebbe certamente portato un notevole risparmio nelle tasche dei contribuenti. Purtroppo tutti i nostri tentativi sono stati vani non siamo stati ascoltati dall’amministrazione che non è venuta incontro alla cittadinanza, recependo questo indirizzo”.

“Rimaniamo ancora una volta sgomenti -prosegue la minoranza– dinanzi a tanta sordità e autoreferenzialità dell’amministrazione che continua ad arroccarsi senza voler dare ascolto nemmeno a quelle proposte che dovrebbero essere naturalmente condivisibili visto che non stiamo parlando di indirizzi politici ma di indirizzi per un beneficio collettivo”.

“Non ci resta che constatare questa sordità continuando a combattere -continuano gli esponenti dell’opposizione- affinché almeno per l’anno 2021 questo indirizzo possa essere recepito.

“Confessiamo tutta la nostra amarezza legata al fatto che abbiamo sempre avuto difficoltà nel confronto con un’amministrazione totalmente sorda alle mozioni che da quattro anni a questa parte continuiamo a presentare, mozioni che vengono spesso approvate e condivise dall’intero civico consesso per poi rimanere lettera morta”.

“Questa non è certamente -concludono i sei consiglieri– una “rivoluzione gentile”, la stessa che da quattro anni la città attende”.

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