SCICLI – A Palermo è stato deciso, dall’assessorato ai Beni culturali e dell’identità siciliana, il finanziamento del “Progetto delle opere di riqualificazione e valorizzazione funzionale impiantistica e sistemazione delle aree esterne del complesso demaniale convento della Croce e dell’area demaniale del sito archeologico di Castelluccio – Comune di Scicli”.
L’importo complessivo di 4 milioni e 200 mila euro. E’ stato il deputato regionale Orazio Ragusa a darne comunicazione.
In una nota Ragusa parla di un provvedimento di notevole portata “finalizzato a riqualificare un monumento tra i più prestigiosi non solo della città ma dell’intera area del Sud Est”.
“Il finanziamento arriva a compimento –evidenzia il deputato regionale– un iter molto complesso che, adesso, grazie all’azione sinergica effettuata, sarà caratterizzato dall’erogazione dei fondi previsti. Tra l’altro, in questo contesto, sono inseriti anche i lavori per la realizzazione dell’ascensore tra via Guadagna e lo stesso convento della Croce che renderà il bene monumentale assolutamente più fruibile”.
“Siamo, dunque, arrivati a ultimare un percorso -afferma Ragusa- che va a inquadrarsi nel contesto più complessivo della valorizzazione dei beni culturali dell’intero sistema del Sud Est, di cui la città di Scicli e l’intera area iblea fa parte, non dimenticando che la scommessa del futuro, per l’intero territorio siciliano, e a maggior ragione per questa parte dell’isola, deve essere quella di puntare su cultura e agricoltura”.
“Un binomio vincente -prosegue Ragusa- che sono certo ci potrà regalare grandissime soddisfazioni, soprattutto in un periodo in cui, come quello attuale, bisogna già lavorare da ora per pensare al futuro, decifrandone le modalità più intrinseche per arrivare a sviluppare percorsi di crescita sostenibili”.
Ragusa sottolinea che “si è arrivati a tagliare il traguardo dell’erogazione dei fondi in virtù di una collaborazione complessiva rispetto a cui è importante e doveroso ringraziare il governatore Nello Musumeci, l’assessore regionale ai Beni culturali Alberto Samonà, il dirigente generale Sergio Alessandro, il soprintendente di Ragusa Antonino De Marco, il direttore del parco archeologico di Kamarina e Cava d’Ispica Mimmo Buzzone, l’Amministrazione comunale di Scicli. Tutti, per la propria parte, hanno svolto un compito importante che è servito a farci ottenere il taglio del tanto sospirato traguardo. Così come è stata fondamentale l’attività degli uffici dell’assessorato regionale ai Beni culturali, della Soprintendenza di Ragusa e del Parco archeologico”.
“E’ il primo passo per l’iter amministrativo –aggiunge- che porterà al completamento dell’opera nel giro dei prossimi tre anni, come da cronoprogramma. Tutto questo, però, non sarebbe forse stato possibile, ed è giusto che in questo momento lo ricordiamo, senza l’intuizione e la volontà di ripartire, dopo tutta una serie di intoppi che si erano registrati, manifestata dal compianto assessore regionale ai Beni culturali Sebastiano Tusa. E’ a lui che dedichiamo il raggiungimento di questo fondamentale risultato per la città di Scicli e per tutta l’area del Sud-Est”.
Il deputato sciclitano conclude dicendo che “l’attenzione su Scicli continuerà con il recupero e la riqualificazione delle grotte di Chiafura che, insieme con la Croce e con il castello dei Tre cantoni, saranno inseriti nella nuova perimetrazione del Parco archeologico. E’ un’altra scommessa fondamentale che, sempre con un percorso sinergico, occorre intestarsi per fare in modo che Scicli e l’intero Sud-Est si trovino pronti a sostenere le sfide di un futuro ancora tutto da decifrare ma che, di certo, non potrà non tenere in debita considerazione i percorsi di valorizzazione dei beni culturali di cui il territorio dispone”.