SCICLI – Confermata dall’assessorato Regionale dell’Istruzione e della Formazione professionale della Regione Siciliana la nascita del nuovo indirizzo “Alberghiero” all’Istituto d’istruzione superiore “Quintino Cataudella” di Scicli.
A partire dal prossimo 1 settembre 2021, il nuovo corso di studio sarà ospitato nei locali del plesso di contrada Bommacchiella, recentemente ristrutturati, grazie a finanziamenti europei, e attrezzati con moderni laboratori.
Le iscrizioni all’Istituto professionale “Enogastronomia e Ospitalità alberghiera” sono previste per l’anno scolastico 2021/2022.
“Si tratta di un grande risultato per tutta la comunità sciclitana, e soprattutto per i giovani della città, -dice il dirigente scolastico dell’istituto “Q. Cataudella”, Enzo Giannone– un risultato a cui hanno lavorato da diversi anni la Dirigenza e gli Organi collegiali della scuola, ma anche l’Amministrazione comunale di Scicli, con il sostegno della Provincia di Ragusa”.
Da tempo la popolazione scolastica invocava e attendeva la nascita dell’istituto “Alberghiero” in città. “La mancanza di questo indirizzo professionale in città, -commenta Giannone- ha portato ogni anno diverse decine di studenti del comprensorio di Scicli ad affrontare notevoli difficoltà per raggiungere i comuni e intraprendere tale percorso di studio”.
L’Istituto professionale “Enogastronomia e Ospitalità alberghiera” si colloca perfettamente nel nuovo contesto economico della città. Negli ultimi anni Scicli ha aumentato la sua capacità di attrazione turistica, generando una crescente richiesta in ambito lavorativo nel mondo della ristorazione e dell’accoglienza alberghiera.
“Per questo è essenziale per gli studenti del territorio -aggiunge Giannone- la presenza di un’offerta formativa, nel territorio, di indirizzi di studio coerenti con le richieste occupazionali, quale può essere appunto l’Istituto professionale Enogastronomia e Ospitalità alberghiera”.
“Quest’ampliamento dell’offerta formativa scolastica valorizza quindi ancor più il ruolo di centro culturale del ‘Q. Cataudella’ -conclude Giannone- e la sua capacità di rispondere ai bisogni formativi emergenti, sempre più mirati al rafforzamento dell’identità culturale, allo sviluppo di una dimensione sociale articolata, partecipata e solidale della città”.