SCICLI – Scossone, poco dopo mezzogiorno, nella coalizione del Sindaco e nella sua Giunta. Il movimento Articolo Uno comunica il suo “addio” a “Civici e Progressisti”, il progetto politico a sostegno del primo cittadino.
Le ragioni del disimpegno vengono spiegate in una nota a firma del coordinamento. Articolo Uno ha chiesto anche alla propria assessora Emilia Arrabito di lasciare la Giunta. Le sue successive dimissioni sono arrivate sul tavolo del Sindaco poco dopo le ore 13.
“E’ passato un anno dall’impegno di Articolo Uno al governo della città. Un impegno portato avanti con coerenza politica e responsabilità̀ amministrava”, ha così esordito il partito.
Articolo Uno si rivolge direttamente al primo cittadino, manifestando delusione per le aspettative disattese che hanno portato all’inevitabile “rottura”.
“Avremmo potuto fare molto di più. Sindaco, un anno fa abbiamo accolto il suo invito a svolgere un ruolo istituzionale che, oltre a dare slancio all’azione amministrava, aveva come obiettivo –riporta il documento- quello di recuperare l’entusiasmo polico che nel 2016 determinò la sua vittoria”.
“Un progetto politico aperto e inclusivo che guardava al futuro e a un nuovo centrosinistra. Purtroppo oggi, -spiega Articolo Uno– a distanza di un anno, registriamo che i suoi buoni propositi hanno ceduto il passo a ragionamenti inversi, chiusi e avvitati, finalizzati a salvaguardare l’esistente, ad accontentare qualche insoddisfatto, rendendo inconsistente ogni prospettiva politica di rilancio della città”.
La forza politica aggiunge: “A noi il detto ‘è meglio tirare a campare che tirare le cuoia’ non ci appartiene, per cui non essendoci più le condizioni poliche, Articolo Uno considera conclusa questa esperienza amministrava targata ‘Civici e Progressisti’ e invita l’assessora Emilia Arrabito a rassegnare le proprie dimissioni”.
“Liberi da ogni vincolo, Articolo Uno –conclude il documento– proseguirà̀ il cammino dentro il centrosinistra e lo farà sempre senza pregiudizi e senza preclusioni, consapevole dal fatto che occorre ricercare unità e riorganizzare un progetto polico che offra alla città un governo stabile e affidabile”.