SCICLI – Anche la sezione locale di Confcommercio, guidata da Raffaele Giallongo, è impegnata a sostenere con forza la richiesta di ripartire, anche con restrizioni e limitazioni, dal primo febbraio.
Per Confcommercio Sicilia “non c’è più tempo da perdere. Le risorse disponibili delle aziende sono finite da un pezzo e di ristori e cassa integrazione se ne parla, anzi se ne vedono, poco o niente”.
“Il nostro sistema economico non si può più permettere una deflagrazione sociale di questa portata”, scrive Confcommercio in un documento ufficiale con richieste, tanto dettagliate quanto improrogabili, al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, al Governatore della Regione Siciliana, Nello Musumeci, a tutti i Sindaci delle città capoluogo e ai Prefetti Siciliani.
“I danni imposti a tutte le aziende siciliane del commercio, dei servizi, del turismo e alle professioni -aggiunge Confcommercio-, sono inestimabili, senza contare che gli effetti negativi negli altri settori e nei consumi, che alimentano tutto il sistema economico e garantiscono la coesione sociale”.
Ecco le richieste presentate da Confcommercio:
-Dal 1 febbraio 2021 riaprire tutte le attività economiche
-Ristori sulla perdita di fatturati senza codici Ateco o settori merceologici
-Ulteriore liquidità per le micro e piccole imprese senza valutazione del merito creditizio, e rafforzo dello strumento gestito dall’Irfis, incrementando al 15 % il fondo perduto
-Credito di imposta maggiorato sugli affitti per le attività chiuse a causa della “zona rossa”;
-Defiscalizzazione e decontribuzione sul costo del lavoro e per le partita iva per tutto il 2021
-Blocco immediato della tassazione e della contribuzione su tutti i livelli
-Moratoria dei mutui e di qualsiasi impegno finanziario
-Sospensione dei termini di scadenza di ogni titolo di credito fino al 31 marzo 2021
-Potenziamento della rete Ospedaliera e priorità alla Campagna Vaccinale per gli over 60