Riflessioni e proposte sul ‘Dopo Montalbano’

Per "Scicli al centro!" è il momento di ripensare l’offerta turistica

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SCICLI- ‘Scicli al centro!’, all’indomani dell’ultimo atto (così pare) de ‘Il commissario Montalbano’, esprime preoccupazione per il futuro turistico della città. “La ventennale copertura televisiva internazionale ha richiamato nella nostra città –riporta un comunicato stampavisitatori provenienti da ogni dove, determinando un circolo virtuoso in termini di occupazione ed opportunità economiche”.  

“Considerato che bisogna pensare a come ripartire, appare improcrastinabile una seria e propositiva riflessione sul ‘Dopo Montalbano’. Noi di ‘Scicli al Centro!’ ne siamo convinti ed abbiamo elaborato una serie di proposte per ripensare e rilanciare l’offerta turistica cittadina”.   

Secondo ‘Scicli al centro!’ l’offerta turistica deve ripartire “da una seria programmazione. In questo senso, occorre: attivare una Consulta per il Turismo, creare un tavolo con tour operator e responsabili di strutture ricettive, velocizzare la burocrazia per chi intende avviare iniziative commerciali, anche stagionali”.

Altrettanto importante –prosegue ‘Scicli al centro!’- è anche la costruzione di un rapporto diretto tra la città e il visitatore, che deve acquisire tutte le info necessarie sia prima che durante il soggiorno in città. In questo senso, riteniamo importante: riattivare l’Ufficio Turistico, sviluppare un’applicazione per smartphone gestita dallo stesso Ufficio Turistico, con una maggiore attività promozionale ed informativa per via social e on-line”.

Nella foto (da sx) Matteo Giannì e Christian Catera

“Il nostro territorio -prosegue il gruppo civico- offre delle preziose risorse in grado di favorire due tipologie di turismo: quello balneare, legato alle nostre spiagge e borgate; quello rurale, già diffuso in altre realtà italiane, legato alle nostre contrade.

“Sembra incredibile come, nonostante i 20 km di litorale, nessuna delle spiagge sciclitane goda o abbia goduto della bandiera blu. Proprio per questo, crediamo -spiega ‘Scicli al centro!’- che le borgate e le contrade debbano essere coinvolte in percorsi turistici organizzati, soprattutto nel periodo estivo, tramite l’utilizzo di navette e percorsi dal centro storico fino al litorale, passando per le campagne nostrane”.

“Il turismo rurale potrebbe rappresentare una svolta nell’offerta turistica cittadina. Importante sarebbe la valorizzazione di percorsi naturalistici pedonali già presenti, come nell’area antistante San Matteo, e ciclopedonali non ancora esistenti ma realizzabili, ad esempio tra Cava d’Aliga e Sampieri, costeggiando uno spettacolare tratto di costa, sia sabbioso che roccioso, nonché la rinomata Riserva di Costa di Carro”.  

‘Scicli al centro!’ parla anche di turismo archeologico. “Un turismo sostenibile da sostenere con tutte le forze, anche finanziarie –sostengono i coordinatori Matteo Giannì e Christian Catera-, non può partire senza il turismo archeologico: San Matteo, l’ex Convento della Croce e Chiafura. Sono i nostri punti di riferimento, unicum nella Regione che, se valorizzati, rappresenterebbero la porta turistica del Sud-Est della Sicilia”.

Il gruppo lancia un appello all’Amministrazione, alle forze politiche, alle Istituzioni ed al mondo dell’imprenditoria, delle parti sociali e dell’associazionismo.

“Riflettiamo tutti insieme sulle mosse che la città dovrebbe assumere –conclude la nota- per ripensare e rilanciare l’offerta turistica sciclitana, partendo anche dalle nostre proposte. ‘Scicli al centro!’ si farà promotrice di una serie di incontri per stilare un ‘Manifesto del Turismo’, per organizzare ora la Scicli del domani”.

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