SCICLI – La città ha trascorso la prima delle due settimane previste in zona rossa. Le misure restrittive in vigore sembrano frenare l’avanzata del virus che si diffonde molto più lentamente. Ieri sono stati rilevati quattro nuovi casi di Covid-19 che fanno salire a 147 il numero delle persone attualmente positive a Scicli.
Il sistema di tracciamento dei contagi ha impedito che la situazione epidemiologica in città precipitasse ulteriormente. In questa fase è prioritario intercettare il prima possibile eventuali soggetti positivi al fine di scongiurare il sorgere di nuovi focolai. E’ altrettanto importante evitare che il mini lockdown locale prosegua e non permetta alle attività commerciali di tornare a riaprire in sicurezza.
Da qui la richiesta lanciata dal gruppo civico “Scicli al Centro” che chiede di intensificare l’esecuzione dei tamponi per garantire alla città un sostanziale equilibrio tra salute e lavoro.
“Come già chiesto anche dalla Consigliera comunale Marianna Buscema, riteniamo opportuno –spiegano i coordinatori Matteo Giannì e Christian Catera– chiedere all’Asp di potenziare ulteriormente l’attività della postazione ‘drive in’ di contrada Zagarone, rendendola operativa tutti i giorni in questa settimana, l’ultima, si spera, in zona rossa”.
“Scicli al Centro” ritiene opportuno prevedere delle sessioni giornaliere di screening preventivo anti Covid-19 anche durante la settimana Santa, in vista del rientro di studenti e lavoratori sciclitani fuori sede che decidono di trascorrere in famiglia la Pasqua.
Giannì e Catera sono conviti che la città al più presto debba tornare a lavorare e vivere in sicurezza e serenità, considerate anche le perdite che stanno subendo i commercianti. “Pur comprendendo la drasticità della zona rossa, -spiegano- riteniamo altrettanto importante che venga garantita la massima attenzione alle attività del nostro territorio”.
Il gruppo civico aggiunge: “In quest’ottica abbiamo già avanzato la proposta di istituire e convocare un tavolo tecnico che coinvolga le associazioni di categoria, per porre in essere tutte le opportune misure di sostegno per le imprese ed i ristoratori del nostro territorio”.
“È sì il momento della responsabilità e dell’assoluta prudenza, anche e soprattutto individuale, ma non possiamo dimenticare –proseguono i coordinatori- le tante famiglie sciclitane che, a causa del menefreghismo dei pochi, stanno subendo economicamente questa improvvisa chiusura forzata”.
“Bisogna rimanere prudenti anche dinnanzi ad un calo dei contagi e, allo stesso tempo, -terminano Giannì e Catera- mettere in atto gli opportuni strumenti per garantire la necessaria sicurezza sanitaria per porre fine alla zona rossa e riprendere la vita economica della città immediatamente dopo”.