SCICLI – Le loro serrande sono abbassate da quasi due settimane e adesso chiedono di tirarle su. Diversi titolari di saloni di acconciatura e di centri estetici di Scicli chiedono in coro di poter riaprire, dopo la chiusura forzata imposta dalla zona rossa.
Con il sostegno della sezione locale della Cna, gli acconciatori ed estetisti hanno lanciato un appello alle istituzioni. Lo hanno fatto scattandosi delle foto davanti alle loro attività, tenendo tra le mani un cartello rosso con su scritto: “Noi rispettiamo le regole! Fateci riaprire”.
“Malgrado le misure restrittive, il numero dei contagi nel nostro comune – sottolineano dalla Cna di Scicli– continua a crescere e ci si domanda quanto sia utile e necessaria la chiusura delle sale che da sempre hanno attivato misure igieniche e sanitarie a salvaguardia della salute degli utenti e del personale stesso”.
“La chiusura di queste sale a Scicli –prosegue la Cna- sta danneggiando oltremodo la categoria e sta favorendo le attività dei comuni limitrofi, dove i cittadini si spostano quotidianamente per richiedere il servizio, per non parlare di tutti coloro che svolgono l’attività in modo abusivo in spregio alle basilari norme igieniche e a tutti i decreti emessi per il contenimento della pandemia da Covid-19”.
“I costi di gestione delle sale, le utenze, le tasse e i contributi, nonostante la chiusura imposta, non si fermano e pertanto si chiede alla Regione di intervenire con dei ristori che coprano i mancati introiti per tutto il periodo di non esercizio dell’attività e all’amministrazione comunale –conclude la sezione locale della Confederazione nazionale dell’artigianato- di far sentire la vicinanza reale alle imprese mettendo a loro disposizione aiuti adeguati”.