Un’altra settimana in zona rossa, “L’incubo per famiglie, attività e imprese continua”

Intervento del movimento politico “Scicli al Centro” che annuncia anche l’avvio di una campagna di ascolto con le associazioni di categoria

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SCICLI – Un’altra settimana in zona rossa è iniziata per la città. Dalla mezzanotte di oggi è in vigore la nuova proroga (la seconda) dell’ordinanza del presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, con cui vengono applicate a Scicli le restrizioni più rigide per frenare la diffusione del virus.

Situazione che durerà almeno fino al prossimo mercoledì 14 aprile, quando si guarderà nuovamente la curva del contagio per valutare un’eventuale passaggio nella fascia arancione o se proseguire con il mini lockdown locale.

In città in molti non l’hanno presa bene, manifestando dubbi sull’efficacia delle misure restrittive che sono ormai in vigore da quasi un mese. Perplessità che vengono esposte anche dal movimento politico “Scicli al Centro”, secondo cui “nonostante le tre settimane in zona rossa, vissute dalla nostra città, il miglioramento della curva epidemiologica non si è concretizzato”.

Lo stesso gruppo evidenzia anche una crescente preoccupazione tra la cittadinanza e all’interno del comparto economico-produttivo locale, paragonando l’attuale situazione a “un incubo per le famiglie, le attività e le imprese”.

A ‘Scicli al centro’ non “interessa prendere parte a nessun gioco delle parti tra ‘pro-restrizioni’ e ‘no-restrizioni’ o ‘più controlli’ e ‘meno controlli’”, ma a loro dire èevidente come qualcosa, in queste tre settimane di zona rossa, non abbia funzionato.

Il movimento politico non desiste e continua ad avanzare delle soluzioni, le stesse lanciate in queste tre settimane di zona rossacon lo scopo di migliorare la situazione epidemiologica, dare sostegno sia agli imprenditori che ai commercianti e programmare il rilancio della città.

Dal gruppo vengono riproposti, infatti, il manifesto del turismo, la campagna di screening giornaliero a Zagarone, la spiegazione e la condivisione immediata delle ordinanze, insieme all’istituzione di un tavolo tecnico per le misure di sostegno alle attività sciclitane. Tra queste ci sono quelle per la cura della persona costrette alla chiusura dalla zona rossa.

Nelle ultime settimane –spiega ‘Scicli al centro’- appare sempre più pesante la situazione dei barbieri, degli estetisti e dei parrucchieri che, come altri esercenti, hanno speso molti soldi per comprare il necessario materiale di protezione e sanificazione. Da tre settimane sono chiusi, un’altra li aspetta. Chi tutela e tutelerà questi commercianti?”.

Il movimento chiama “le Istituzioni, di qualunque colore politico, a scendere in campo e prendere le difese di chi ha subito e sta subendo le chiusure, perché la cittadinanza, le imprese e le famiglie stanno per esaurire quel poco di fiducia che era rimasta.

Scicli al Centro non resta inerme, e vogliamo metterci a servizio della nostra città, non appena la zona rossa sarà cessata. Nel pieno rispetto delle norme anti-Covid, avvieremo una campagna di ascolto con le associazioni di categoria. Questo perché –conclude il movimento- siamo convinti che solo chi è nella trincea del lavoro è in grado di fornire i giusti input che poi dovranno essere da guida per chi ricopre ruoli decisionali”.

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